CASERTA – Lunedì, insieme all’IMU, scadeva anche il termine per partecipare all’appalto della Raccolta dei Rifiuti Solidi Urbani nel Comune di Caserta. Da tempo, l’appalto non veniva effettuato, ma il servizio era stato affidato per proroga a Caserta Ambiente.

Da qualche mese, giravano strane voci sull’argomento, che preoccupava i cittadini di Caserta, i quali – a parte le chiacchiere degli Amministratori – pagano sempre di più per avere un servizio sempre più carente, per incrementare tanti affaristi di mestiere. Sull’argomento, più volte la Confederazione Cisas aveva chiesto chiarimenti ed interventi da parte del Comune, a tutela anche dei lavoratori dipendenti dalla ditta appaltante e dai cittadini paganti il servizio, incrementato anche dal dissesto comunale. Non a caso, la Cisas aveva proposto anche che la Commissione esaminatrice delle istanze di partecipazione all’appalto fosse costituita da elementi esterni, possibilmente magistrati ed ufficiali di carabinieri e guardia di finanza. Dal Comune, nessuna comunicazione sull’argomento. Anche dall’Ufficio Stampa, che quotidianamente partecipa le gesta di qualche amministratore, nessun comunicato, mentre i cittadini chiedono chiarezza ed accertamenti da parte degli Organi competenti, Prefettura e Procura. Si è parlato anche di ridurre indennità varie e ticket mensa ai dipendenti per risparmiare soldi non a favore dei cittadini, ma per alimentare il sottogoverno politico-camorristico cittadino. Qualche mammasantissima del Cantiere e qualche contemporaneo amministratore del Comune e del Cantiere, ma con Società proprie appositamente costituite, hanno dato e continuano a dare per scontato che il nuovo appalto sarà senz’altro affidato all’attuale Società, che dovrebbe cambiare nome, pur non avendo i requisiti richiesti. I proventi risparmiati dall’operazione strategica dovrebbero andare verso personaggi politici della maggioranza comunale. Una parte, si parla del 60%, dovrebbe andare a personaggi che veramente comandano nel Comune e fanno capo ad un consigliere regionale non casertano. L’altra parte, il 40%, dovrebbe andare a personaggi del Comune, che fanno capo ad un altro consigliere regionale, ma casertano e di altra corrente. Forse trattasi solo di illazioni, che potrebbero non avere luogo se il Comune ufficialmente avesse reso edotto i casertani sull’operazione Appalto Rifiuti, invece di continuare a tacere. Ora, la notizia che la scadenza dell’appalto è stata improvvisamente spostata al 3 Luglio ha fatto scalpore. Si dice nell’Ambiente che tale tempo serva alle nuove società, costituite o da costituire, per recuperare i requisiti, che non avrebbero allo stato. Tutto ciò, non porta chiarezza ma incrementa di più i sospetti per un’operazione squallida, come altre precedenti di anni fa, operate da alcuni soggetti malavitosi, per affidare appalti miliardari a Società di piccolo cabotaggio. La Cisas, intanto, precisa di non aver ricevuto ancora i dovuti chiarimenti.

 

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