”Non capisco il silenzio della Chiesa su don Giuseppe Diana. Mentre si e’ impegnati a sottolineare l’opera, sicuramente meritoria, di altri parroci vittime della mafia, come padre Pino Puglisi, per il quale appare avviato il percorso verso la beatificazione, avverto un imbarazzante silenzio su don Diana”.

Monsignor Antonio Riboldi e’ intervenuto a un convegno su legalita’ e impegno civile organizzato dalla scuola media Angioletti di Torre del Greco (Napoli).Riboldi ha ricordato: ”Sono stato nominato vescovo di Acerra nel 1978 e prima di don Diana, semplicemente perche’ piu’ anziano, ho iniziato a combattere contro la camorra, tanto che per anni sono stato poi sotto scorta. Scrissi anche una lettera fatta girare per le parrocchie dal titolo ‘Per amore dei mio popolo non tacero”. Dopo questo scritto sono stato alcune volte a Casal di Principe e ho incontrato don Giuseppe Diana. Condivideva in pieno il contenuto di quella missiva, tanto che la fece sua e col tempo in molti hanno addirittura ritenuto che l’avesse scritta lui stesso”.

 

”Oggi avverto il silenzio della Chiesa sull’operato di don Diana – conclude monsignor Riboldi – e sinceramente me ne dispiaccio. Non appartenendo alla mia Diocesi, non sono potuto intervenire direttamente. Avrei sperato lo facesse il vescovo di Caserta. Voi giornalisti fate bene a ricordarne sempre l’importante operato”.

Bisogna sottolineare, però, che la diocesi di Aversa è in prima linea nell’affermare la memoria di Don Peppe Diana e nel pomeriggio il vescovo Spinillo sarà a Casal di Principe per officiare una messa e partecipare ad un evento pubblico.

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