TEVEROLA. Un urlo per scacciare via la paura dei soprusi psicologici e mentali. E’ questo ciò che diviene il convegno, organizzato in occasione della giornata contro la violenza sulle donne dall’associazione “Giovani Teverola”, dal nome “Mi chiamava Principessa – Chi ti viola non ti ama!”, che si terrà il prossimo sabato 6 dicembre, alle ore 18:00, presso l’aula consiliare del comune di Teverola. Un incontro che pone l’accento sul tema della violenza sulle donne, analizzandone le forme di esplicazione principali, ovvero fisica, psicologica e sessuale, senza perdere di vista la concomitanza che può intrecciare gli enunciati. Si tratta di una lotta quotidiana che affrontano ancora tantissime donne in tutto il mondo e che non trova giustificazione ontologica attendibile. Il tutto, spesso, dinanzi agli occhi innocenti di bambini e parenti più stretti. Le mura domestiche si travestono da gabbia e stringono nella loro morsa gli strilli sofferenti di chi ha paura di denunciare, ma che deve trovare la forza in chi ha saputo già farlo. “Inizia con un urlo, ma non finire nel silenzio, lascia il tuo messaggio di solidarietà. Porto con te un ROSSETTO ROSSO e LASCIA LA FIRMA”, è questo l’appello che si legge sul manifesto ufficiale dell’evento, che vanterà la presenza della “Donna Coraggio” Rosaria Aprea, originaria di Macerata Campania. Proprio lei che ha avuto il coraggio di denunciare il suo fidanzato, Antonio Caliendo, 27enne di Casal di Principe, a seguito dell’aggressione subita che le valse il ricovero all’ospedale di Pesaro ed una milza in meno. Interverranno anche la psicologa Monica Della Volpe, l’avvocato Carmen Posillipo ed il docente internazionale di difesa personale Antonio Improta.