CASERTA – Sabato 12 novembre, alle ore 11.00, sarà presentato un libro di Bianca Mauro dal titolo “Monte Cavallo una storia” nella Reggia di Caserta, Salone di Rappresentanza della Pro Loco; la manifestazione sarà presenziata dal dott. Francesco Giaquinto e dalla Presidente della Fidapa “Calatia” di Maddaloni.

Il volume, che offre la prefazione di Sara Morina di una nota dell’autrice e di un’opportuna bibliografia, sarà presentato dal critico Carlo Roberto Sciascia. È previsto anche un intrattenimento musicale di Francesco Colella, voce e chitarra; il giovane musicista di Capodrise proporrà musiche di accompagnamento alla lettura di alcuni stralci del volume e solo in conclusione eseguirà i gusti musicali del pubblico, avventurandosi in generi diversi e in quelli dalle giovani generazioni. “C’era una volta un Principe che galoppava su un cavallo nero, che aveva una stella bianca sotto il collo e una criniera folta, lunga e luccicante, e galoppava, galoppava tra le montagne. – Come si chiamava il Principe? – chiese Andrea – Si chiamava Ludovico e il suo compagno inseparabile era il cavallo che si chiamava lucifero – Perché, era cattivo? Chiese Sara – No, si chiamava Lucifero perché portava quella stella bianca sotto il collo che sprigionava con luce incredibile … Si! Sono tanti gli angeli. Ogni stella è per ognuno di noi … E corrono, corrono, fanno capriole, mille movimenti per aiutarci a ritrovare la strada – Quale strada? – La strada di casa – Che sciocchezza, nonna, tutti sanno tornare a casa! – No, loro ci aiutano a non smarrirci in questo mondo e a ricondurci alla casa del Padre. E indicò il cielo infinito. I ragazzi zittirono; poi qualcuno chiese: È una storia vera? Bianca, molto seria, rispose: Si, questa è una storia vera!” Quello dell’autrice è un velato ma evidente accenno che, solo prendendo le mosse dal passato, si può affrontare il mondo contemporaneo perché esso è in veloce evoluzione; la conoscenza del proprio habitat, del proprio territorio con il suo folclore e le sue prerogative permette ai cittadini di confrontarsi con ogni realtà. Anche la scelta della Mauro di “mantenere l’intercalare degli intervistati, ritenendolo più idoneo ad esprimere l’affettività degli stessi” ribadisce la volontà di “riportare la storia di Monte Cavallo nel corso del tempo, con le sue gioie e le immancabili cicatrici indelebili, che soltanto le parole dei paesani possono esprimere”. Nella prefazione Sara Morina osserca che “dall’amore per questa terra nasce un libro; un libro che parla di pastori e di greggi, ma anche di avvenimenti storici che hanno interessato il paese e i suoi dintorni. Mentre l’autrice racconta, riaffiorano in lei ricordi lontani. Rivede una bambina che chiede alla nonna come nasce il vento”. E in questa ricostruzione, basata si sui racconti privati di tanti personaggi, non possono mancare i litigi e le cause, accompagnate dagli immancabili pettegolezzi. E’ il caso del Principe Boncompagni, in vista tra gli abitanti del paese, con una causa relative alle montagne circostanti, date in enenfiteusi per 99 anni. E, in accordo con quanto affermava la canzone su testo di Paolo Limiti, “… e mentre il Tempo s’inginocchia al Silenzio, arrivano portate dal Vento le voci dei nostri cari”. Mauro descrive quel mondo sommerso che, di importanza relativa, non ha nulla di eclatante e degno di nota ma, non per questo, non deve essere considerato per quell’umanità ad esso sottesa capace di renderlo , almeno per tutti coloro che ne hanno condiviso almeno alcuni momenti. “Vi sono uomini che fanno la storia, impersonandone le vicende; altri che la subiscono, venendo travolti dal susseguirsi degli eventi”. L’autore, nella premessa del libro, stigmatizza questo pensiero importante che indica fondamentalmente come parte della storia dell’uomo anche chi non ha mai avuto la capacità e/o la possibilità di rendersi relativamente al procedere – sia a livello eccelso, sia a livello locale – dell’uomo nella storia.

 

Bianca Mauro, nata a Napoli, si è laureata in Lettere Moderne presso l’ Università degli studi “Federico II” di Napoli; attualmente abita a Roma ove insegna Materie Letterarie all’Istituto Comprensivo “Fenoglio”. Nel 1967 è risultata terza al concorso di poesia “Gioventù di Napoli” ed alcune sue poesie sono state lette per radio e pubblicate; nello stesso anno si è classificata prima al premio “Poesia e Narrativa” ed un suo componimento è stato pubblicato sulla rivista “Ombre e Luci”. Nel 1984 ha ottenuto l’encomio solenne nel concorso internazionale di poesia “Mantova 1984” con la conseguente pubblicazione di un suo componimento nell’antologia poetica “Uno spiraglio di luce”; successivamente ha ottenuto la menzione di merito nel “Premio Nazionale di poesia Pescara Arte” ed il terzo posto nel premio letterario internazionale “Natale di Pace nel Mondo”. Nel 1990 ha partecipato al “Gran Premio Letterario Città di Roma”, tenutosi in Campidoglio nella sala della Protomoteca. Nel 1993 ha pubblicato (Edigrafica Morconese) una raccolta di poesie dal titolo “Giallo mio fiore”; il libro, che ha incontrato un notevole consenso di opinioni e di critica per l’attualità degli argomenti e il modo di trasformarli nel quotidiano e per questo motivo, è stato inserito tra i testi consigliati per la lettura nelle scuole di Ostia. Dal 2003 al 2010 numerosi sono stati i riconoscimenti e le affermazioni nell’associazione Internazionale Culturale, Scientifica e Sociale “Il Telescopio”. Ultimamente ha partecipato con successo al Premio Nazionale di Poesia “Verso il Duemila – IV edizione” ottenendo la pubblicazione nell’omonima rivista. Ha, inoltre, ottenuto diversi riconoscimenti a livello nazionale e internazionale ed al suo attivo diverse opere letterarie sia di poesia che di narrativa.

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