Sono cinque le cliniche private casertane che minacciano di sospendere i servizi sanitari dal prossimo settembre a causa dello sforamento dei tetti di spesa assegnati dall’Asl per il 2012. A queste, però, potrebbero potrebbero prendere la stessa decisione diverse altre strutture private prima della fine dell’anno.

A denunciarlo è l’Aiop, associazione che riunisce i titolari delle case di cura private, “Nonostante la consapevolezza che fasce di popolazione potrebbero restare senza copertura sanitaria – ha dichiarato Giuseppe Esposito, presidente della federazione casertana dell’Aiop – alcuni nostri associati potrebbero essere costretti a prendere l’amara decisione di sospendere le attività. Sono anni che facciamo presente, documentando abbondantemente, che il budget sanitario destinato alle cliniche private casertane è insufficiente, e mette in serio pericolo la sopravvivenza delle cliniche stesse”. I circa 91 milioni di euro destinati a Caserta non sarebbero sufficienti a coprire i fabbisogni del settore secondo i titolari delle case di cura, che denunciano come alla provincia sia toccato il più basso rapporto di soldi stanziati per cittadino. Un dato ancora più allarmante se messo a confronto con il già basso rapporto posti letto per popolazione assegnato dal decreto 49 del 2010 alla provincia. L’allarme l’associazione lo aveva lanciato già nel corso  di un’audizione in Consiglio Regionale sulla crisi aziendale che attraversa la clinica Santa Maria della Salute di Santa Maria Capua Vetere. “Così si corre il rischio di creare un doppio danno al casertano – ha continuano Esposito – poiché alla chiusura delle cliniche, che con 1148 posti letto copre il 44% del fabbisogno del territorio, molte persone saranno costrette ad andare a curarsi fuori dalla provincia o addirittura della regione. Così i rimborsi del sistema sanitario regionale si sposteranno lì dove i pazienti si curano, aggiungendo ai disagi dei malati il danno economico a tutte le attività che ruotano intorno il sistema sanitario privato”. Secondo i dati forniti dall’Aiop, infatti, le cliniche private accreditate in branche mediche, chirurgiche, riabilitative, neuropsichiatriche e di lungodegenza occupano, fra personale medico e parasanitario circa 2000 persone, generando un fatturato di circa 150milioni di euro.

 

Alessandro Dorelli

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