“Sarò il rettore di tutti e lavorerò per i prossimi anni per far crescere ancora questo ateneo in tutti i suoi aspetti”. Lo ha detto Giuseppe Paolisso, professore ordinario di Medicina Interna, che da lunedì prossimo sarà il nuovo rettore della Seconda Università degli Studi di Napoli. Paolisso, 57 anni, è stato eletto lo scorso mese di giugno alla prima tornata, subentrando a Francesco Rossi, ordinario di Farmacologia, a capo dell’Ateneo dal 2006. “Sono onorato – ha detto il neoeletto – per la prestigiosa carica che tra breve andrò a ricoprire ed è con profondo senso di responsabilità che mi accingo a spendere tutte le mie energie e il mio bagaglio di esperienza al servizio della Seconda Università degli Studi di Napoli affinché possa conseguire importanti risultati di crescita e di sviluppo nel panorama universitario nazionale. Sono certo che il raggiungimento di tale obiettivo possa essere perseguito solo attraverso la costante collaborazione di un gruppo di lavoro composto da professionalità di elevata qualificazione ed esperienza. Ma è necessario che tutta la comunità accademica unita si dia da fare per raggiungere insieme questi obiettivi”. “Auspico – ha aggiunto Paolisso – che grazie alla collaborazione di tutta la Comunità Accademica sia possibile, nell’arco dei primi dodici mesi del mio mandato, perseguire alcuni obiettivi di particolare rilievo come la revisione della tassazione per gli studenti in base al reddito, l’agevolazione della tassazione per le famiglie con più figli iscritti presso il nostro ateneo, la rivisitazione dell’offerta formativa dell’ateneo” “E ancora – ha concluso il rettore – individuare specifici fondi da destinare alla realizzazione di residenze per gli studenti, riorganizzare i servizi di ateneo a supporto della ricerca e dell’internazionalizzazione e inquadramento del contributo della Sun nel sistema regionale della Campania. Programmare forti iniziative culturali per diffondere la conoscenza dentro e fuori l’ateneo, comunicare l’immagine della Sun, sfruttando la sinergia tra le culture umanistica e scientifica. Non ultimo obiettivo sarà quello di dare un nome a questo ateneo, auspicio che in tanti condividiamo”.