CASTELLO MATESE –  Il Tar-Campania (seconda sezione) ha dato ragione all’ente parco, guidato dal presidente Giuseppe Falco, riconoscendone la legittimità dell’operato sulla questione del recupero delle torri Normanne di Castello del Matese e dell’area circostante ai fini della realizzazione di un polo turistico .

Con sentenza pubblicata ieri la sezione dei magistrati amministrativi ha respinto il ricorso del gruppo di progettisti  presentato  con la procedura pubblica concorsuale attivata dall’ente parco per l’affidamento dell’incarico di direzione dei lavori  e coordinamento per la sicurezza nell’ambito dei lavori di riqualificazione ambientale del sito unitamente alla copertura del cortile confinante tra l’area delle torri ed il comune. I progettisti sostenevano che erano titolari del progetto in base ad una convenzione con il comune di Castello e quindi  ne rivendicavano la direzione dei lavori del costituendo cantiere. Molto  articolata la sentenza redatta dal collegio di giudici amministrativi(ben 30 pagine). Vediamo in estrema sintesi  il contenuto del provvedimento emesso nella camera di consiglio del 22 dicembre. “.. Va rilevato come l’affidamento della direzione lavori, pur menzionato  nella delibera di giunta comunale 309-96- si legge a pag.15- dovesse considerarsi solo eventuale, restando l’intera esecuzione dell’opus subordinata all’accesso del comune a specifici ed appositi finanziamenti, finanziamenti dei quali è stato attributario l’ente parco in relazione ad un progetto che rappresenta un qui novi rispetto a quello affidato nel 1996..”. In sostanza titolare del progetto così come redatto in via definitiva è l’ente parco e non il comune  ma quello che è stato decisivo ai fini della sentenza è stato il ricorso alla regola della gara pubblica, ritenuto congruo anche al caso di specie sottoposto al vaglio dei giudici amministrativi, in quanto in linea con il codice dei contratti pubblici ed il diritto comunitario. Affidataria della direzione lavori, confermata dal Tar, è il gruppo Renzo di Alife. A difendere l’ente parco l’avvocato Arturo Massimo.

Michele Martuscelli

 

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