CAPODRISE – Il sogno di migliaia di automobilisti sarà presto realtà. «La Provincia ha deciso di finanziare, a Capodrise, il collegamento tra via Santa Luciella e via Retella». Lo rende noto l’assessore ai lavori pubblici e all’urbanistica Gaetano Argenziano.
«Con una delibera di giunta – rivela l’assessore -, l’esecutivo di Corso Trieste, presieduto da Domenico Zinzi, l’altra mattina, ha approvato il quadro economico del progetto preliminare e ha stanziato 300mila euro per la sua realizzazione». Santa Luciella è la strada che rasenta la nuova bretella di Recale e poi sfocia tra cimiteri di Capodrise e Recale, mentre via Retella, più nota, è l’arteria che conduce al centro commerciale “I Giardini del Sole”. In termini di distanza, il collegamento andrà a coprire un breve tratto viario, ma la sua importanza strategica è enorme per Capodrise, per Recale, per Marcianise e per tutti i Comuni del comprensorio. «Grazie anche alla tenacia del sindaco Angelo Crescente – argomenta Argenziano – e alla sensibilità del presidente Zinzi, che ha colto il valore sovracomunale dell’intervento, la nostra città di ritroverà nel 2012 un’opera pubblica a costo zero, che modificherà in meglio le abitudini dei cittadini». La nuova arteria si immetterà, a sud, su via Retella e, attraverso via Greco, andrà a sfociare su via Musone, sul territorio di Marcianise; mentre si unirà, a nord, con la bretella Pit, aperta a Recale lungo l’autostrada A1 Roma-Napoli, creando, nei fatti, l’ideale parallela di viale Carlo III. «Al di là dell’effetto decongestionante che avrà sul traffico – fa notare l’assessore ai lavori pubblici -, il nuovo collegamento darà sfogo al piano di integrazione territoriale del distretto industriale Casapulla–Sant’Agata dei Goti, che, inspiegabilmente, si ferma a Recale, trascurando Capodrise». Da un lato, dunque, meno code su viale Carlo III e, dall’altro, la realizzazione di una strada che potrebbe rappresentare l’infrastruttura mancante che ha sempre impedito la nascita di un comparto artigianale e commerciale che si contrapponesse alla zona industriale di Marcianise.