Il Wwf esercita le sue campagne di sensibilizzazione nella provincia di Caserta da oltre 30 anni e si è sempre interfacciato con le istituzioni, qualunque fosse il colore politico e questo ci ha dato la possibilità , ritenendo l’ambiente un fine e non un mezzo, di interagire serenamente senza condizionamenti di tipo ideologico e questo ci ha fatto, acquisire credibilità con tutti gli interlocutori. Fatta questa premessa, più volte abbiamo attaccato le amministrazioni che si sono succedute in questi anni, a causa di scelte spesso incoerenti nei confronti del problema traffico. Sono state scritte pagine e pagine di storia della nostra città sui problemi conseguenti a un centro storico senza una vera area pedonale (vd. www.wwfcaserta.org). Durante la prima amministrazione Falco, riuscimmo ad ottenere il primo monitoraggio completo della qualità dell’aria nel centro storico di Caserta e a seguito dei risultati allarmanti di tale monitoraggio, riuscimmo, tra minacce subite, tentennamenti degli amministratori e scetticismo in molti contesti sociali, a far realizzare il primo esperimento dell’isola pedinale in via Mazzini – giugno 2000 – che divenne poi permanente e che , nonostante l’attuale inspiegabile eccesso di permessi, resiste ancora. Le recenti notizie riguardanti l’ennesima revisione, e conseguente riduzione, del dimensionamento e funzionamento della Ztl nella nostra città – Ztl diventata uno spezzatino ove si contano, con parsimonia, giorni e centimetri – ci lascia perplessi e sconcertati. Innumerevoli volte, negli ultimi anni, ancor prima dell’attuale amministrazione, siamo stati convocati a tavoli di discussione e confronto per dare il nostro contributo di idee sull’argomento; ogni volta abbiamo condiviso, con tutti gli interlocutori, l’importanza vitale di una zona a traffico limitato estesa a tutto il centro storico, in particolar modo (ma non solo) alle “antiche strade” prive di marciapiede. L’isola pedonale (Ztl) è presente in tantissime città italiane, piccole e grandi, soprattutto dove il tessuto urbanistico è il risultato di secolare stratificazione ed è caratterizzato da emergenze architettoniche di rilievo: la città di Caserta risponde in pieno a questi requisiti. Purtroppo si è voluto sostenere l’assioma retrogrado che per salvare il business degli esercizi commerciali di corso Trieste bisogna eliminare la Ztl, cancellando anche l’ultimo segmento che “eroicamente” resisteva: chi ha sempre osteggiato dal punto di vista ideologico la Ztl dicendo NO sempre e comunque a qualsiasi tentativo di progetto di “sostenibilità urbana” sarà sicuramente soddisfatto, ma “fu vera gloria”?. Ma c’è da chiedersi: ora improvvisamente la carreggiata non è più a rischio di dissesto? I dati allarmanti della qualità dell’aria, rilevati a poche centinaia di metri di distanza, non sono più un pericolo? La vocazione ambientalista dichiarata da codesta amministrazione nell’aderire a tutte le campagne ecologiste non appare improvvisamente contraddittoria? E tutti i soldi spesi per la video sorveglianza, spesi per cosa? E i progetti di arredo urbano serviranno per ammirare il traffico? La Ztl ha fatto, la fine di “Atlantide” sprofondata sotto un mare di auto. E il progetto di vivibilità, quella concreta , non quella fatta di classifiche costruite con determine a cui non viene dato seguito, che fine ha fatto? Abbiamo il dovere di essere ottimisti perché, in qualità di cittadini moderni, che perseguono interessi diffusi, continueremo a fare il nostro lavoro di cultura e sensibilizzazione, ma alla luce dell’ennesima convocazione del 2 dicembre pv e di questi ultimi avvenimenti, così platealmente contraddittori, la nostra associazione ritiene difficile ipotizzare ulteriori contributi di idee peraltro ampiamente espressi e consegnati all’attuale amministrazione.
Raffaele Lauria
(Presidente Wwf Caserta)