Dopo 8 anni le mummie egizie sono tornate all’ospedale Molinette di Torino. Oggi, presso l’Istituto di radiologia universitaria diretto da Giovanni Gandini, e’ stata eseguita una tomografia computerizzata con acquisizione spirale multislice, utilizzando un’apparecchiatura di ultima generazione, del corpo intero della mummia della signora della casa Shepsestaset, di epoca tolemaica, appartenente alla collezione del Museo egizio di Torino, in deposito temporaneo presso il Museo del territorio biellese a Biella.
La mummia – si legge in una nota delle Molinette – proviene dal sito di Assiut, scavato dalla Missione archeologica italiana (Mai), diretta da Ernesto Schiaparelli nel 1908, cui e’ dedicata la sala egizia del Museo biellese. Alla stessa missione partecipo’ in seguito Giovanni Marro, medico antropologo, fondatore del Museo di antropologia. Per la prima volta in Italia, dunque, i risultati della Tc e la ricostruzione in 3D della mummia verranno esposti al pubblico nel Museo del territorio biellese. Inoltre questi risultati, unitamente a tutti gli studi gia’ effettuati, saranno presentati a novembre in occasione di una giornata di studio, organizzata anche per celebrare il centenario dell’inizio della collaborazione tra Marro e Schiaparelli. Riprende cosi’ la collaborazione interdisciplinare per lo studio medico, antropologico ed egittologico sulle mummie egizie, che vede coinvolti la Soprintendenza per i beni archeologici del Piemonte e del Museo delle antichita’ egizie con il soprintendente Egle Micheletto e con Elisa Fiore Marochetti; il Museo universitario di antropologia ed etnografia e il Dipartimento di scienze della vita e biologia dei sistemi dell’universita’ di Torino, con la collaborazione di Emma Rabino-Massa, Renato Grilletto e Rosa Boano; e l’Istituto di radiologia dell’universita’ di Torino dell’Aou San Giovanni Battista-Molinette, diretto da Gandini, con la collaborazione di Maria Cristina Martina e Federico Cesarani, primario di radiologia dell’ospedale Cardinal Massaia di Asti.