“La società in cui viviamo ormai ruota completamente attorno all’economia. E le lobbie economiche stanno cercando di distruggere il mondo”. Lo ha dichiarato oggi a Pavia Noam Chomsky, intervenendo all’apertura dell’anno accademico dello Iuss, la Scuola superiore universitaria di Pavia
. L’intervento di Chomsky, docente al Mit (Massachussetts Institut of Technology) di Boston, filosofo del linguaggio, politologo e sociologo di fama mondiale, è stato il momento centrale dell’evento che si è svolto nel palazzo storico del Broletto, nuova sede dello Iuss. “La speranza – ha aggiunto Chomsky – sta nel fatto che la crisi possa diventare uno strumento aggregante soprattutto per le nuove generazioni: i giovani non vogliono lottare solo per se stessi, ma anche per chi verrà dopo di loro”. Ed è questo, a suo giudizio, lo spirito che anima ‘Occupy Wall Street’, il movimento di protesta che viene sostenuto da Chomsky che, a quasi 84 anni, continua ad essere un punto di riferimento per le nuove generazioni. Chomsky si è soffermato anche su Internet e i social network: “Li considero uno strumento neutro. Per spiegarli ricorro alla metafora del martello: posso servirmene intelligentemente per piantare un chiodo oppure negativamente per tirarlo in testa a una persona e far male. Un mezzo, di per sé, non basta a fare una rivoluzione, dipende da come lo si usa. E lo abbiamo verificato anche quando hanno bloccato Internet in Egitto o in Libia. Hanno espropriato l’uso di un mezzo, ma non le persone che, anzi, hanno riscoperto la potenza del parlarsi a voce per attuare la loro rivoluzione”.