Un fascio di radiazioni spesse poco più di mezzo millimetro per tagliare le fibre nervose che all’interno del cervello trasmettono le scariche elettriche, responsabili degli attacchi epilettici, e bloccare così il propagarsi della crisi: è quanto consente di fare la nuova terapia, non invasiva, basata sull’uso di acceleratori di particelle, di cui si parlerà al Centro Diagnostico Italiano (Cdi) di Milano nel convegno ‘The future of neuro science’.