Il Giorno della Memoria della Shoah e il ruolo della resistenza ebraica rappresentano “un monito per la nostra e per le generazioni future, per chi vuole evitare il ripetersi di immani tragedie e di grande vergogna per l’umanità”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Giulio Terzi, ai microfoni di Skytg24, in vista delle celebrazioni di domani.
Il titolare della Farnesina ha ricordato che il segretario generale delle Nazioni Ban Ki-moon ha dedicato quest’anno le commemorazioni del 27 gennaio “al coraggio di agire per salvare vite umane, impedire l’indifferenza ed evitare nel modo più assoluto che ci siano connivenze o debolezze nel rifiuto di queste cose intollerabili”.
ITALIANI SI OPPOSERO A MALE ASSOLUTO – “Ricordare è un dovere. E dobbiamo farlo rendendo anzitutto omaggio ai tanti uomini e donne che, in quelle circostanze straordinarie, si fecero eroi e si opposero alla negazione dell’umanità”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Giulio Terzi in vista delle commemorazioni del Giorno della Memoria che ricorda il 27 gennaio 1945, quando si aprirono i cancelli di Auschwitz. Fra i primi in Europa, il Parlamento italiano ha introdotto dodici anni fa questa ricorrenza. “Italiani e italiane che in altre circostanze non sarebbero stati chiamati a dare prova di eroismo – – ha sottolineato il titolare della Farnesina – si opposero al male assoluto con coraggio e con la forza della loro integrità. Questo eroismo spesso si manifestò, soprattutto nei territori di occupazione italiana, nel ricorso ad ogni stratagemma utile a salvare gli ebrei, non solo italiani”. “Oggi – ha detto ancora Terzi – onoriamo anche l’eredità di quei ‘giusti’, in nome dei quali dobbiamo continuare a impegnarci contro ogni forma di intolleranza”. Anche quest’anno la Farnesina, attraverso ambasciate, consolati rete e istituti di cultura, promuove iniziative in numerosi paesi. A Washington, in Ambasciata si terrà la presentazione dello spettacolo teatrale sulle leggi razziali, ‘1938 – L’Invenzione del Nemicò e sarà proiettato il film ‘The Righteous Enemy’, diretto da Joseph Rochlitz, che mette in luce il ruolo di esponenti della Diplomazia e delle Forze Armate italiane nell’opporsi alla deportazione di circa 40.000 ebrei. A Berlino è previsto un ciclo di seminari sul “ripensamento della storia”, e sul tema dell’emigrazione degli ebrei tedeschi in Italia. In Israele l’Ambasciata ha organizzato un concerto al Centro Culturale Enav di Tel Aviv. Eventi commemorativi anche a Mosca e Madrid: l’Istituto Italiano di Cultura nella capitale russa ospiterà un intervento sul tema “Shoah: l’infanzia rubata” mentre quello di Madrid propone il repertorio musicale “Una voz para la vida” della cantante italiana di religione ebraica Charlette Shulamit Ottolenghi.