Sono 132 le delegazioni dei Paesi e delle organizzazioni internazionali che finora hanno comunicato la loro presenza alla Messa di inizio pontificato di Papa Francesco, che si terrà domani. Lo ha detto il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, nel briefing con i giornalisti. Il Papa domani lascerà la Casa Santa Marta intorno alle 8.45 e entrerà in Piazza San Pietro con la papamobile o la jeep “per fare un lungo giro nella piazza” prima dell’inizio della celebrazione della messa di inizio pontificato domani che comincerà alle 9.30.

Lo ha detto il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, nel briefing con i giornalisti. La celebrazione di domani partirà dalla tomba di San Pietro, dove ci saranno preparati l’anello del pescatore e il pallio, i due segni del ministero petrino, che verranno consegnati al Papa. Il pallio è consegnato dal cardinale protodiacono Jean-Louis Tauran. Il cardinale primo dell’ordine dei presbiteri, Godfried Daneels, farà una preghiera e il cardinale decano, il primo dell’ordine dei vescovi, Angelo Sodano, gli consegnerà l’anello del pescatore. Giornata campale per gli aeroporti della Capitale, dove dalle prime ore della mattina si stanno susseguendo gli arrivi delle delegazioni da tutto il mondo per la Messa d’inaugurazione del Pontificato di papa Francesco, che avrà luogo domani a San Pietro.

Anche se non ci saranno biglietti, domani in piazza San Pietro di sicuro ci sarà il “sold out” per la cerimonia di insediamento del successore di Pietro di Papa Francesco. Una cerimonia solenne ed antichissima in passato chiamata “intronizzazione” e che nel mondo moderno, al di là della sostanza, ha tutti gli elementi e i sapori di un grande spettacolo. Il più “‘grande spettacolo” del mondo visto i numeri da capogiro: oltre 130 i rappresentanti di Stati e organizzazioni che vanno dagli Stati Uniti, al Principato di Monaco, dall’Argentina alla Germania; con la presenza delle massime autorità religiose, dagli Ebrei ai Mussulmani e dagli Ortodossi agli Anglicani. Ed ancora centinaia di religiosi, seminaristi, diplomatici e vertici militari e delle forze dell’ordine.

Fedeli, pellegrini, curiosi, stranieri, italiani e romani sono attesi in trecentomila tra piazza San Pietro e via della Conciliazione ed una folla, che secondo il prefetto di Roma potrebbe arrivare ad un milione, se occuperà pacificamente tutti confini dello Stato Vaticano. E come per tutti gli spettacoli, l’obiettivo dei partecipanti-spettatori sarà quello di vedere il più possibile da vicino il protagonista e Papa Francesco lì aiuterà, non con un palco più grande, ma muovendosi per oltre 40 minuti tra la gente. La speranza dei più è avere una stretta di mano, un gesto, un saluto o cogliere un suo sguardo o una parola.

Sarà il “più grande spettacolo” del mondo in termini di assoluti se si considera anche la piazza mediatica, non solo quella televisiva che trasmetterà le immagini di Papa Francesco in ogni angolo del mondo, ma quella dei social-network. Il popolo di piazza San Pietro – come fece in occasione della fumata bianca e del ‘Habemus Papam’ – di sicuro fotograferà e posterà in tempo reale immagini, pensieri ed emozioni. Come in ogni spettacolo ci sarà lo spazio per i portatori di handicap, ci saranno le tende per i soccorsi del 118 e della Croce Rossa per quanti ne avranno bisogno.

Ci saranno le zone off-limits con centinaia di transenne e bandoni per consentire il parcheggio ai capi di Stato ed il rispetto della “zona rossa” di sicurezza. Ed eccezionalmente la metro sarà gratuita. Come, immancabili, ci saranno i quattro maxischermi collocati nella piazza. Tutto è pronto perché domani il più grande spettacolo del mondo, con tanto di quinte di velluto rosse sulla Loggia di San Pietro, cominci.

 

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