La Rai stima una perdita a fine anno “nell’intorno dei 200 milioni di euro”. Lo comunica Viale Mazzini, spiegando che “il perdurare della difficile situazione del mercato pubblicitario fa prevedere un secondo semestre anch’esso in perdita anche se di entità minore rispetto al primo”,
che si è chiuso a -129 milioni di euro. I ricavi del primo semestre del Gruppo Rai ammontano a 1.433 milioni di euro in diminuzione di 110 milioni rispetto al 2011; il trend negativo è principalmente caratterizzato dalla riduzione del fatturato pubblicitario (pari a 435 milioni di euro nel periodo considerato) in diminuzione di 72 milioni di euro rispetto al 2011. Lo comunica Viale Mazzini. L’andamento dei ricavi pubblicitari e il costo dei diritti dei Campionati Europei di calcio, pari a 101,5 milioni di euro, – si legge nella nota di Viale Mazzini – hanno di fatto determinato il peggioramento del risultato netto rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente. Si evidenzia, inoltre, una diminuzione degli altri ricavi per 59 milioni di euro (da attribuire principalmente ai ricavi commerciali) che – rende noto ancora l’azienda – è stata parzialmente compensata con una riduzione dei costi per beni e servizi esterni (escludendo i citati costi per i grandi eventi sportivi).
Il costo del lavoro – si legge ancora – manifesta un incremento di 2,5 milioni di euro nonostante gli effetti delle politiche di incentivazione agli esodi agevolati attuate negli esercizi precedenti e il sostanziale blocco delle politiche retributive. La forza lavoro del Gruppo è al 30 giugno 2012 di 11.569 dipendenti a cui si aggiungono 1.660 risorse a tempo determinato espresse in unità anno. La posizione finanziaria netta è negativa ed ammonta a 168 milioni di euro.
Nel primo semestre del 2012 il Gruppo Rai – comunica Viale Mazzini – conserva la leadership del mercato televisivo sia in prime time (41,7% di share) sia nell’intera giornata (40,3% di share). In evidenza la semifinale degli Europei 2012 tra Italia e Germania con 23,2 milioni di ascoltatori (circa 80% di share) e il Festival di Sanremo con 11.122.000 ascoltatori medi (circa il 48% di share). La fiction Rai – prosegua la nota – “costituisce un punto di forza editoriale e produttivo per l’Azienda e in generale per l’intero settore dell’audiovisivo italiano”.
Nel corso del primo semestre 2012 il volume dell’offerta di fiction da parte delle tre reti generaliste nell’intera giornata è stato pari ad oltre 400 ore, di cui più di 200 in prima visione. Tra i migliori risultati ottenuti vanno ricordati “Paolo Borsellino – i 57 giorni” con 8,2 milioni di ascoltatori e il 29,7% di share e “Maria di Nazareth” con 7,8 milioni di ascoltatori e il 27,4% di share. “Grande l’impegno di Rai Cinema nel primo semestre del 2012 – prosegue la nota – Sono stati quindici i titoli distribuiti, tra i quali “Hugo Cabret” che ha vinto cinque premi Oscar. Orso d’Oro al Festival di Berlino, dopo 21 anni di attesa per un film italiano, con Paolo e Vittorio Taviani per “Cesare deve morire” coprodotto da Rai Cinema.
Ed ancora, il Grand Prix al Festival di Cannes con “Reality” di Matteo Garrone. Tredici i David di Donatello conquistati da film che Rai Cinema ha contribuito a realizzare”. “La Radio – si legge ancora – dimostra un’ottima capacità di adattamento alle mutazioni della tecnologia e dei consumi. I palinsesti 2012 hanno accentuato le sinergie editoriali e di comunicazione con gli eventi e i personaggi della televisione, hanno reso più riconoscibili i diversi profili editoriali riducendo la frammentazione e potenziando le interazioni con il web. Ridisegnate le edizioni del Giornale Radio con formati esclusivi di Canale, temi diversificati per target, eliminazione di sovrapposizioni”.