Le donne che chiedono aiuto a causa di episodi di violenza sono in costante aumento: lo testimoniano i dati raccolti dal Soccorso Rosa dell’Ospedale San Carlo Borromeo di Milano, diffusi oggi in un convegno sul tema. I dati si riferiscono però ”solo a quella parte di donne che decide di denunciare situazioni di violenza”: gli esperti sottolineano quindi che ”non si deve ignorare che le denunce rappresentano solo la punta dell’iceberg di un problema che ha dimensioni enormi”.

Durante il 2011 al Soccorso Rosa del San Carlo sono arrivate 769 richieste di aiuto, da ogni parte d’Italia. ”Alcune di queste donne – spiegano i responsabili del servizio – sono state subito indirizzate verso altri centri, perche’ abitavano molto lontano da Milano o non desideravano una presa in carico sanitaria, mentre le altre sono state seguite direttamente dal Centro Soccorso Rosa. Le prestazioni sanitarie evase dal centro nel 2011 sono state complessivamente 463”. Sul totale degli accessi, il 61% e’ rappresentato da donne di nazionalita’ italiana, mentre il restante 39% da donne straniere. Di queste ultime il 38% proveniente da paesi del Sud America, il 27% da diversi paesi dell’Est Europa e il 20% da paesi Africani. La fascia di eta’ delle donne che chiedono aiuto per episodi di violenza e’ estremamente ampia: va dai 15 e ai 65 anni, con una media che si attesta attorno ai 33 anni. ”Il 62,3% delle donne che si sono rivolte al Centro avevano uno o piu’ figli – prosegue il Centro – ma un dato ancora piu’ significativo e’ rappresentato dal fatto che solamente il 26% delle donne ha dichiarato di avere un lavoro fisso, alcune altre che potevano contare su lavori prevalentemente senza contratto o da svolgere saltuariamente; ma la maggioranza ha riferito di essere disoccupata o di avere perso il lavoro a causa delle violenze e dei maltrattamenti subiti”. Per quanto riguarda gli autori di violenza, questi sono uomini (mariti, conviventi, fidanzati, ex partner), per il 52% di nazionalita’ italiana e per il 22% di nazionalita’ straniera (35% di provenienza sud americana e un altro 35% nord africana), mentre sul restante 26% non si hanno informazioni relative alla nazionalita’ dell’aggressore. Le donne che hanno denunciato il loro aggressore e hanno richiesto assistenza legale sono state il 58,5%.

 

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