Sono passati 20 anni, da quando Franco Malerba volo’ nello spazio a bordo dello shuttle Atlantis: era il 1992 e Malerba e’ stato il primo italiano in orbita. Ma non e’ l’unica tappa importante della storia spaziale italiana che oggi, nella nuova sede romana che sara’ operativa per fine anno, celebra anche i 50 anni di collaborazioni spaziali con la Nasa.

Da Melerba a Maurizio Cheli, da Umberto Guidoni a Roberto Vittori a Paolo Nespoli fino ai prossimi Luca Parmitano e Samantha Cristoforetti. Tutti gli astronauti italiani hanno presenziato all’importante appuntamento tracciando un bilancio positivo della storia dello spazio tricolore, fra passato, presente e futuro. Per il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, intervenuto all’evento, si tratta “di un bel segnale in un momento di grandi difficolta’ per le economie europee. Il fatto che l’Italia punti ancora di piu’ sullo spazio e’ un segnale di grandissimo interesse”. Anche perche’, aggiunge, “si tratta di un settore strategico per il nostro paese”. Inoltre, la nostra partecipazione all’Esa, ossia l’agenzia spaziale europea, “sara’ ancora rafforzata. Avremo la ministeriale nel mese di novembre a Caserta”. Il ministro, inoltre, rivolgendosi agli astronauti italiani li ha invitati a parlare con le scuole: “se riusciremo a trasferire un po’ della vostra passione avremo un paese migliore”. In questo momento “complicato, credo il nostro paese abbia bisogno di un trasferimento di passione e fiducia”.

 

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