Per molti studenti è arrivato il tempo di pensare alla tesina dell’esame: consigli e piccole dritte per arrivare alla stesura definitiva. L’esame di Maturità 2013 si avvicina sempre di più ed è tempo di terminare la tesina. Con priorità diverse. Ci sono commissioni che richiedono la consegna già il 19 giugno, giorno della prima prova scritta. Altre invece permettono di presentarla direttamente agli esami orali.
TROVARE TEMA CENTRALE PARTENDO DAI GUSTI E DALLE PASSIONI Innanzitutto, bisogna provare a pensare a qualche argomento che piace o che ha appassionato i ragazzi in modo particolare. Non importa se non fa parte del programma scolastico. Per esempio, se si è letto un libro particolarmente emozionante, visto un film capace di togliere le parole di bocca o più semplicemente si ha un hobby o si pratica uno sport che si ama tantissimo, si potrebbe proprio pensare di partire da quello.
VIA AI COLLEGAMENTI, MA NIENTE FORZATURE Ora, programma scolastico alla mano, è importante cercare di collegare il tema centrale scelto con gli argomenti trattati a scuola, ma attenzione a non fare forzature. Se non si riescono a trovare collegamenti che non richiedano voli pindarici per capirne la connessione, non bisogna aver timore di chiedere l’aiuto dei propri insegnanti. È meglio lasciar fuori dai collegamenti alcune materie che poi si esporranno a voce (previa consultazione con i docenti) che presentare un lavoro pieno di forzature. Tuttavia una buona tesina permette di collegare almeno una materia di competenza di ciascuno dei commissari esterni.
RICORDATE LA PREMESSA Una volta scelto l’argomento della tesina, la strada è tutta in discesa. Ma prima di approfondire le diverse tematiche che comporranno il lavoro da esporre il giorno del colloquio orale, c’è un altro piccolo ostacolo da saltare: la premessa. Infatti, non sono pochi i maturandi che si fermano a fissare la pagina che dovrebbe introdurre il loro lavoro senza riuscire a farsi venire l’ispirazione. In realtà, questa con la scrittura della premessa c’entra ben poco. Per scriverla bisogna semplicemente spiegare i motivi che hanno portato a scegliere tale argomento e il perché si sono fatti certi collegamenti. Deve essere abbastanza breve, al massimo una pagina.
LA STESURA: FRASI BREVI E SEMPLICI Nella stesura è consigliabile utilizzare uno stile semplice e fresco. Vincono senza dubbio le frasi brevi e prive di paroloni che, solitamente, servono solo a gonfiare di vuoto il periodo. E’ consigliabile far seguire alla premessa una mappa concettuale, un indice e un capitolo per ogni materia. Alla conclusione non deve mai mancare una bigliografia o una sitografia.
L’ASPETTO CONTA In queste situazioni l’abito fa il monaco, non bisogna credere a chi dice il contrario. Sappiamo bene che, specie nelle occasioni in cui bisogna fare colpo su persone che non si conoscono (in questo caso i commissari esterni), fa effetto anche il modo in cui si presenta il proprio lavoro. Quindi, occorre fare attenzione anche a come si impagina la propria tesina e a quali caratteri word si decidono di utilizzare. Ancora una volta è consigliabile puntare sulla semplicità: un’impaginazione semplice, pulita, colorata ma non troppo, aiuta la lettura rendendo il lavoro molto più scorrevole. Per colpire in maniera positiva la commissione, meglio preparare anche una presentazione in PowerPoint che riassuma la propria tesina: aiuterà i professori a seguire senza annoiarsi.