La Procura di Avellino ha acquisito la relazione sui danni causati dalla esposizione all’amianto agli ex lavoratori dell’Isochimica di Avellino redatta dal profesor Mario Polverino, direttore del Polo pneumologico dell’ospedale “Scarlato” di Scafati (Salerno). Ne dà notizia il segretario generale della Cisl IrpiniaSannio, Mario Melchionna, che, nell’esprimere fiducia nell’operato della magistratura, chiede al capo degli inquirenti avellinesi, Rosario Cantelmo, di “accelerare i tempi” dell’inchiesta aperta per disastro ambientale a carico di 24 persone che, nel giugno dell’anno scorso, portò al sequestro dello stabilimento e dell’area in cui, nel quartiere Ferrovia di Avellino, si scoibentavano le carrozze ferroviarie.
La relazione di Polverino fa riferimento ad un monitoraggio sanitario che per due anni ha riguardato 80 ex dipendenti dell’Isochimica residenti in provincia di Salerno per i quali sono state accertate patologie asbesto correlate. Dieci ex lavoratori dell’Isochimica, attiva dal 1982 al 1988, sono nel frattempo deceduti per tumore e altri 150 risultano affetti da patologie conclamate derivanti dalla esposizione all’amianto.