Si è conclusa in maniera incruenta la protesta di una ventina di detenuti nel carcere di Avellino che da ieri sera alle 18:00 si erano barricati all’interno della sala di socialità, rifiutandosi di tornare nelle celle. Il direttore della Casa Circondariale, Paolo Pastena, insieme al comandante della Polizia Penitenziaria, Attilio Napolitano, attraverso una lunga trattativa è riuscito a convincere i detenuti a fermare la protesta, scattata in segno di solidarietà nei confronti di un altro detenuto che era stato trasferito in isolamento dopo aver aggredito e sputato contro un agente della Polizia Penitenziaria, il quale insieme ad un collega coinvolto nell’aggressione, ha riportato contusioni medicate in ospedale ad Avellino. Il detenuto in questione, che resta in cella di isolamento, è un 35enne napoletano, che sta scontando una condanna per reati legati alla criminalità organizzata che, secondo fonti sindacali, sarebbe stato protagonista in altre precedenti occasioni di aggressioni e pestaggi anche nei confronti di altri detenuti. Attualmente sono circa 600 i detenuti reclusi nel carcere di Avellino. Sulla vicenda, che ha creato momenti di alta tensione, interviene Donato Capece, segretario generale del Sappe, il sindacato autonomo della Polizia Penitenziaria, che annuncia l’invio al ministro della Giustizia, Andrea Orlando, di “una dettagliata nota sulle criticità delle carceri campane”. “La Polizia Penitenziaria della Campania – sottolinea Capece – merita attenzione e rispetto. Ogni giorno, nelle carceri fanno tutto quanto è nelle loro umane possibilità per gestire eventi critici che si verificano quotidianamente, soprattutto sventando suicidi e contenendo i numerosi atti di autolesionismo messi in atto dai detenuti”. Solidarietà agli agenti viene espressa anche dal segretario generale del sindacato autonomo Uilpa, Angelo Urso, “che con grandissima professionalità sono costretti ad operare in condizioni di scarsissima sicurezza e a costo dell’incolumità personale”. Il segretario generale della UILPA Polizia Penitenziaria Angelo Urso esprime solidarietà ai due agenti medicati in ospedale: “Quanto accaduto oggi ad Avellino, se ve ne fosse la necessità, acclara, ancora una volta, la grande professionalità dei poliziotti penitenziari che per garantire (in questo caso ristabilire) l’ordine la disciplina all’interno degli Istituti Penitenziari sono costretti ad operare in condizioni di scarsissima sicurezza e a costo di rischiare l’incolumità personale”.