L’udienza preliminare sul disastro dell’Isochimica di Avellino, dopo quella di oggi che ha visto l’intervento dei difensori di alcuni dei 29 indagati per i quali la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio, si terrà il prossimo 21 luglio, probabilmente per l’ultima udienza prima della decisione del Gup, Fabrizio Ciccone. Oggi è stato il turno dei difensori dell’ex curatore fallimentare, Leonida Gabrieli, di Elio Graziano, l’imprenditore proprietario dell’azienda di Borgo Ferrovia che eliminava l’amianto dalle carrozze ferroviarie, dell’allora responsabile dell’Unità Operativa Amianto della Asl di Avellino, Luigi Borea, e dei quattro funzionari di Ferrovie dello Stato, (Aldo serio, Giovanni Notarangelo, Mauro Finocchi e Silvano Caroti), tutti accusati di omicidio plurimo colposo e lesioni. Il Gup ha aggiornato l’udienza al prossimo 21 luglio per consentire la replica delle oltre 200 parti civili di cui è stata accettata la costituzione. Salvo imprevisti, in quella stessa data il magistrato renderà note le sue decisioni sull’eventuale rinvio a giudizio degli indagati. Tra questi, anche tutti i componenti della giunta comunale del 2005, con l’allora sindaco Giuseppe Galasso, e l’attuale sindaco di Avellino, Paolo Foti: i primi, come scrive la Procura di Avellino, per “condotte colpose consistite in negligenza, imprudenza e imperizia tali da cagionare un disastro” e, Foti, per “omesso controllo”.