Indagini lampo per l’inquietante intimidazione ai danni del centro di accoglienza per immigrati di Montoro. I Carabinieri della Compagnia di Baiano, dopo ininterrotte ricerche ed indagini avviate durante la   notte, sotto il coordinamento della  Procura della Repubblica di Avellino diretta dal Procuratore Dott. Rosario Cantelmo, hanno tratto in arresto un soggetto del posto  50enne, resosi responsabile di tentato omicidio e porto abusivo di arma e deferito in stato di libertà altri due soggetti della zona rispettivamente di 51  e 25 anni.

Nel dettaglio, i militari della Stazione di Montoro Inferiore unitamente  a quelli del dipendente N.O.RM. – Aliquota Operativa, in seguito ad intensa e prolungata attività info-investigativa sono riusciti ad identificare i soggetti, arrestandone uno e denunciando altri due. La Persona arrestata,   prima delle 23:00  di venerdì, nelle vicinanze di un noto bar, a seguito di una discussione da lui ingaggiata,  con un extracomunitario di nazionalità nigeriana di anni 20, gli tirava uno schiaffo in faccia. Il ragazzo, preso dalla paura scappava via e riusciva a ritornare presso la sua struttura alloggiativa ubicata a  poca distanza. L’aggressore, in evidente stato di ebbrezza, è andato presso la propria abitazione ed ha prelevato la propria pistola tipo revolver e si è diretto presso la struttura dove attualmente alloggiano alcuni extracomunitari, tra i quali la  vittima. Nella circostanza, il malintenzionato, con pistola in mano, prima ha cercato di entrare nei locali interni colpendo violentemente con pugni il portone d’ingresso della struttura e poi, vedendosi notato da alcuni extracomunitari dalla fessura di una finestrella, staccava i cavi della corrente della lampadina del pianerottolo per non farsi vedere.  Non riuscendo ad entrare, si posizionava nella parte della facciata frontale dell’immobile ed esplodeva tre colpi di pistola in direzione del muro e di una finestra. Dei colpi esplosi, una pallottola penetrava anche all’interno di una stanza da letto andando ad impattare su una parete ad altezza uomo. Nel frattempo alcuni immigrati presenti all’interno facevano appena in tempo a ripararsi dietro alcuni muri per evitare i proiettili.   I carabinieri a seguito di una accurata ricostruzione dei fatti ed al ritrovamento di importanti prove, si recavano presso l’abitazione dell’aggressore e rinvenivano la pistola su menzionata e diverse munizioni, tutto sottoposto a sequestro penale. L’arrestato veniva condotto in carcere

 

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