Nell’ambito delle attività dirette a contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti svolta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Benevento, alcuni giorni fa, i militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo hanno fatto irruzione in un appartamento di questa via Ferrara, occupato da F.N., 29enne, che sta scontando una pena detentiva degli arresti domiciliari per associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti. All’interno dell’abitazione, i Carabinieri hanno sorpreso anche altri due pregiudicati P.G., un beneventano, 32 enne, sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno con obbligo di firma presso il Comando di via Meomartini e M.A. 36 enne beneventano.

 

I tre sono tutti gravati da precedenti condanne specifiche per violazione alle norme sugli stupefacenti ed altro.

 

All’interno dell’abitazione è stata sequestrata la somma di circa 10 mila euro in banconote di vario taglio, mentre nei pressi dell’abitazione è stato rinvenuto un bilancino di precisione che probabilmente era stato lanciato dalla finestra all’arrivo dei militari, il tutto sottoposto, ovviamente a sequestro.

Infatti, intorno allo stabile di via Ferrara erano state installate ben 7 telecamere a circuito chiuso attraverso le quali F.N. poteva tenere sotto controllo non solo l’ingresso del portone e il pianerottolo, ma anche tutta l’area circostante la palazzina, proprio per poter vedere l’arrivo delle Forze dell’Ordine e eluderne i controlli.

L’impianto, siccome era stato installato abusivamente e senza alcuna autorizzazione, in violazione alla legge sulla privacy, è stato anch’esso sequestrato.

Inoltre, mentre era in corso il controllo da parte dei militari, si è presentato altro pregiudicato, R.A. 60enne che, non accortosi della presenza dei carabinieri, voleva evidentemente, anche lui, far parte della combriccola.

Nei giorni scorsi, erano giunte diverse lamentele da parte di cittadini che lamentavano un certo andirivieni di persone sospette nell’appartamento in questione.

Oltre al sequestro del denaro e dell’impianto di videosorveglianza per 3 dei 4 soggetti è scattata una denuncia alla Procura della Repubblica per le violazioni commesse, atteso che nonostante le misure cautelari cui erano sottoposti hanno continuato impunemente a violarle.

I Carabinieri ritengono di aver interrotto un vero e proprio summit finalizzato a stabilire accordi riguardanti lo spaccio di stupefacenti, visti i precedenti specifici dei quattro, già noti per essere stati arrestati recentemente per reati in materia di droga.

 

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