I Carabinieri della Compagnia di Montesarchio stanno eseguendo 3 ordinanze di Custodia Cautelare in carcere, emesse dall’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Napoli su richiesta delle Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di altrettanti soggetti residenti nei comuni di Santa Maria a Vico e San Felice a Cancello e ritenuti responsabili, in concorso tra loro, dei delitti Usura ed Estorsione, aggravati dal metodo mafioso, perché in Arienzo , San Felice a Cancello e Forchia, dall’anno 2000, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, costringevano diversi imprenditori, delle province di Benevento e di Caserta, a versare somme di denaro a titolo usuraio ovvero estorsivo. Gli arrestati sono Antonio Carfora, Antonio Di Paolo e Michele Pesce. Il provvedimento restrittivo consegue all’attività di indagine svolta dai Militari, dall’anno 2009 al 2014, anche in collaborazione con la Guardia di Finanza di Marcianise: gli esiti delle investigazioni hanno documentando l’esistenza di un’intensa attività usuraria ed estorsiva – con l’applicazione di tassi usurari superiori al 400% annuo – perpetrate con cadenza quasi giornaliera e caratterizzate da continue richieste e pressioni esercitate sulle persone offese, vittime di atti di violenza e di intimidazione. L’odierna operazione è il terzo troncone dell’indagine: il 17 marzo del 2010, infatti, furono arrestati i primi 8 indagati, cui fecero seguito ulteriori 8 in data 23 gennaio del 2012. Sono in corso i sequestri di beni mobili (autovetture di grossa cilindrata) ed immobili (appartamenti, locali e terreni), nonché di un’attività commerciale (un negozio di abiti da sposa e pellicce) – per un controvalore pari a 5milioni di euro – facenti capo agli odierni arrestati. In totale, 17 milioni di euro il valore dei beni sinora assicurati alla Giustizia.