“Chiediamo un urgente e non più prorogabile intervento del Dipartimento dalla Giustizia Minorile e di comunità e del Ministro della Giustizia teso alla revisione della normativa introdotta dalla L.117/2014”. Così in una nota, il segretario regionale dell’Uspp, Ciro Auricchio, in merito alla rivolta dei detenuti nel carcere minorile di Airola . “Tale legge, modificando alcuni articoli del D. lgs. 272/89 – sottolinea Auricchio – ha esteso l’esecuzione della pena nel circuito minorile fino al 25 anno di età. Ciò ha determinato un innalzamento del numero dei detenuti giovani adulti nelle carceri minorili fino a percentuali del 65,70%”. Secondo Auricchio, “ad aggravare la situazione c’è un’ulteriore novità introdotta dalla legge di riforma: i detenuti ‘infraventunenni’ non possono essere trasferiti al carcere adulto anche se imputati per reati ex 416/bis (associazione mafiosa – camorristica) o se responsabili di comportamenti di grave compromissione per l’ordine e la sicurezza interni”. “Tutto ciò – conclude Auricchio – ha dato origine a forti tensioni ed enormi difficoltà di gestione dell’attuale utenza che gravita nell’orbita del circuito penale minorile rispetto alle quali si chiedono risposte immediate ed interventi riparatori urgenti. Infine l’uspp esprime la propria solidarietà ai colleghi aggrediti”.

 

 

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