Pignataro M. (CE) – Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania ha fissato per il prossimo 5 Aprile l’udienza per l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia esecutiva del provvedimento prot. 5423/2016 del 20/06/16, a firma del Sindaco di Pignataro Maggiore Giorgio Magliocca. Il Comune dell’Agro Caleno, di circa 6.250 abitanti, in provincia di Caserta, è retto da una Giunta formata dal Sindaco e da 4 componenti, nominata in data 20/06/16, a seguito dello svolgimento delle consultazioni elettorali amministrative del 05/06/16.

I componenti della Giunta sono: Del Vecchio Gerardo, Romagnuolo Vincenzo, Del Vecchio Rossella e Palumbo Antonio. La nomina è stata preceduta da una procedura di selezione di eventuali aspiranti di sesso femminile, al di fuori del Consiglio Comunale, in dichiarata applicazione del disposto di cui all’art.1, comma 137 della legge n. 56/2014, a mente del quale nelle giunte dei comuni con popolazione superiore a 3.000 abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40 per cento, con arrotondamento aritmetico. All’occorrenza veniva pubblicato sul sito on-line del Comune un avviso, in data 14/06/16, con il quale si concedeva, ai fini della presentazione delle domande, il termine di 5 giorni. L’avviso veniva poi fatto oggetto di una integrazione, con nota prot. 5190/2016 del 15/06/16, nella quale veniva precisato che alla documentazione da allegare doveva essere aggiunta una relazione programmatica di carattere personale per verificare la compatibilità della stessa alle linee direttive del Sindaco. Il termine utile per la presentazione delle istanze, fissato in 5 giorni dal 14/06/16, risultava scadente il 19/06/16, e quindi prorogato ex legge al 20/06/16 in difetto di alcuna precisazione, il termine doveva ritenersi scadere alle 24:00 del 20/06/16, potendosi presentare le domande sia a mezzo fax che direttamente al protocollo dell’Ente. Inopinatamente, però, il 20/06/16 il Sindaco procedeva, con atto prot. 5406/2016, alla valutazione delle domande pervenute, ritenendole tutte non coerenti con i criteri indicati e chiudendo quindi la procedura con esito negativo, nella stessa giornata provvedeva poi alla nomina degli assessori. In virtù di queste evidenti inadempienze, tre cittadine del piccolo comune casertano, tra cui Lucia Mariniello, moglie dell’ex assessore della seconda giunta Magliocca, Baldassarre Borrelli, ancora presente sulla scena politica a livello regionale, nonostante la domanda presentata inerente all’avviso pubblico e mai convocata dal primo cittadino, ha chiesto la revoca previa sospensiva, per i seguenti motivi: violazione e falsa applicazione legge 56/14 art. 1 comma 137; difetto di istruttoria; difetto di motivazione; violazione e falsa applicazione legge n.241/90 art. 3; sviamento di potere; violazione del principio costituzionale della parita’ tra uomo e donna. Inoltre la signora Borrelli avrebbe presentato una istanza alla Prefettura di Caserta e alla Procura della Repubblica sulla questione delle quote rosa. “Nelle giunte comunali, le quote rosa, sono ineludibili. Le normative vigenti in materia elettorale, confermano chiaramente il carattere inderogabile della percentuale di donne all’interno dell’esecutivo”. – Ci esplicita Borrelli che continua – “In Pignataro Maggiore, fanno parte della giunta, oltre il sindaco, tre presenze maschili e solo una di sesso femminile. La sceneggiata di ricercare all’esterno la quota di sesso femminile in giunta, dopo aver candidato sei donne, è tanto ridicola quanto offensiva della fede pubblica; da qui la necessità di un autorevole intervento per dare dignità e certezza al diritto. Intanto il Tar della Campania ha accolto la domanda cautelare, non resta che aspettare il 5 Aprile”.

 

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