Il GIP del Tribunale di S.Maria Capua Vetere. Marcello De Chiara, ha disposto l’archiviazione per l’ex sindaco Roberto Vitelli nell’ambito del cosiddetto ‘Caso Sansone’. Il provvedimento, dopo la richiesta del pubblico ministero, è stato preso l’8 settembre del 2014 e depositato il 3 febbraio di quest’anno. L’Avv. Roberto Vitelli, già Sindaco di Alife e Presidente del Consorzio Metano, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Come ho già dichiarato lo scorso anno, sono sempre stato fiducioso in merito all’esito positivo delle indagini svolte nel periodo 2010/2012 dalla Guardia di Finanza di Piedimonte Matese, su delega della Procura della Repubblica di S.Maria C.Vetere, presso il Comune di Alife ed il Consorzio Metano, che avevano avuto inizio a seguito della denuncia di alcune irregolarità contabili nei confronti dell’ex Funzionario di Ragioneria Pietro Sansone. Voglio ricordare che, quando era in corso l’attività investigativa presso i suddetti Enti, ho volontariamente rinunciato a qualsiasi ipotesi di candidatura, non partecipando alle elezioni amministrative di Alife tenutesi nel 2011, proprio allo scopo di consentire il regolare svolgimento delle indagini senza alcuna forma di interferenza da parte mia. Ebbene posso dire che, a conclusione delle attività di indagine eseguite dalla Guardia di Finanza, che hanno interessato minuziosamente ogni settore della macchina amministrativa (finanziario, lavori pubblici, amministrativo etc.), né io, né altri ex consiglieri comunali di maggioranza e/o componenti del CdA del Consorzio Metano, abbiamo ricevuto alcuna contestazione di ipotesi di reato. Pertanto, ribadisco con forza che, in relazione al suddetto procedimento, non ho mai ricevuto alcuna informazione di garanzia e/o comunicazione di diverso tenore da parte della Procura della Repubblica di S.Maria C.Vetere. Del resto, l’avvenuta chiusura delle citate indagini e l’archiviazione della mia posizione confermano che, durante i miei mandati amministrativi di Sindaco e nel periodo in cui ho ricoperto la carica di Presidente del Consorzio Metano, ho sempre rispettato le norme ed operato solo ed esclusivamente nell’interesse dei cittadini. Le persone che, nei mesi scorsi, con assoluta mala fede, hanno voluto pubblicare notizie non ufficiali, fuorvianti e talvolta frutto anche di pura fantasia, oggi vengono smentite da provvedimenti ufficiali emessi dalla Procura della Repubblica e dal G.I.P. presso il Tribunale di S.Maria C.Vetere, ovvero dagli unici organi cui compete lo svolgimento ed il controllo delle indagini preliminari. Oggi mi chiedo solo chi mi ripagherà del danno di immagine subito in questi anni a causa di una ingiustificata campagna denigratoria che ha riguardato la mia persona?”

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