Stamattina, presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere (CE), si è svolta la prima udienza del processo relativo alla morte, per incidente stradale, del giovane Luigi Ciaramella (https://goo.gl/AhijAL). A rappresentare gli interessi dei familiari e dell’Associazione mamme coraggio e vittime della strada onlus (AMCVS), costituitasi parte civile, l’avvocato Davide Alessandro Tirozzi, del foro di Verona. Subito dopo l’appello dei soggetti presenti da parte del giudice, uno degli avvocati difensori ha preso la parola, per eccepire la mancata corretta notifica dell’udienza al suo assistito. Il giudice, pur facendo presente che in realtà la notifica era stata eseguita all’interessato, seppure non all’indirizzo da questi indicato, ha ritenuto opportuno rinviare l’udienza al 1º marzo 2017, ricordando tuttavia che da questo momento in poi saranno in ogni caso valide le convocazioni pervenute agli avvocati difensori. Sul banco degli accusati, i responsabili della manutenzione del tratto stradale su cui Luigi Ciaramella, il 31 luglio 2008, perse la vita, urtando contro un palo dell’ENEL non collocato alla distanza di sicurezza minima dalla carreggiata prevista dalla legge. Nell’esprimere amarezza per il rinvio, chiaramente inserito in una strategia tesa a raggiungere la prescrizione del processo, Biagio Ciaramella, padre di Luigi, ha ribadito che “se è importante stabilire le responsabilità di chi doveva evitare che venisse eretto quel maledetto palo, ancora più importante è dare finalmente un nome a chi, urtando l’auto condotta da Luigi, ha fatto sì che lo scontro mortale con il palo avesse luogo.”

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