Un’associazione per delinquere attiva in Umbria, Toscana e Marche collegata con esponenti del clan dei Casalesi, e’ stata scoperta dai carabinieri del Ros e dalla Guardia di finanza di Perugia e Firenze, che dalle prime ore di questa mattina hanno concluso l’importante intervento nelle province di Perugia, Caserta, Ancona, Firenze, Padova e Pesaro.

Secondo gli investigatori l’organizzazione criminale, che aveva la base operativa a Perugia, era in grado di immettere nei circuiti economici locali, attraverso la creazione di una serie di societa’ inesistenti o costituite all’estero, ingenti capitali provenienti dalla camorra per l’acquisizione di attivita’ commerciali nel settore alberghiero, della ristorazione e dell’edilizia. In particolare i carabinieri del Ros hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Perugia, su richiesta della direzione distrettuale antimafia, nei confronti di 16 indagati accusati, a vario titolo di truffa aggravata, riciclaggio, bancarotta fraudolenta, emissione di utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, con l’aggravante del metodo mafioso. Contestualmente la Guardia di finanza sta eseguendo un provvedimento di sequestro preventivo di beni mobili e immobili, tutti riconducibili all’organizzazione criminale, per un valore stimato di oltre 100 milioni di euro. I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che sara’ tenuta questa mattina presso il Comando provinciale dei carabinieri di Perugia, alle ore 11, dal generale Mario Parente, vicecomandante dei Ros, e dal generale Fabrizio Cuneo, comandante regionale della Guardia di finanza dell’Umbria.

 

 

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