CASTEL VOLTURNO – E’ durato circa tre ore, dinanzi al sostituto procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), Silvio Marco Guarriello, l’interrogatorio di Domenico Belmonte. L’ex direttore sanitario del carcere di Poggioreale, finito in carcere per la morte della moglie Elisabetta Grande e della figlia Maria, ma successivamente rimesso in libertà del tribunale del Riesame, secondo quanto si apprende, ha risposto punto per punto alle contestazioni mosse dall’accusa.
Belmonte, 72 anni, assistito dagli avvocati Carlo De Stavola e Rocco Trombetti del foro di Santa Maria Capua Vetere, avrebbe parlato nuovamente dei suoi rapporti con la moglie e la figlia. I corpi delle due donne sono stati trovati, nello scorso novembre, in una intercapedine sotto il pavimento della villetta della famiglia Belmonte, a Castel Volturno, in provincia di Caserta. Delle due donne si erano perse le tracce dal lontano 2004 e il medico – che non ha mai presentato denuncia – ha sempre detto di aver pensato ad un allontanamento volontario. La scorsa settimana il consulente della Procura, Francesco Introna, ha depositato la sua perizia nella quale viene presa in considerazione l’ipotesi del doppio suicidio, con un potente sonnifero che può portare al coma e alla morte. Nel pomeriggio è fissato l’interrogatorio di Salvatore Di Maiola, ex marito di Maria Belmonte ed unica persona che teneva contatti con l’ex direttore sanitario di Poggioreale, anche egli finito sotto inchiesta.