SAN CIPRIANO D’AVERSA – Nonostante fosse in regime di arresti domiciliari, Gaetano Iorio, imprenditore settantunenne di San Cipriano d’Aversa, arrestato il 6 dicembre scorso nell’ambito dell’inchiesta “Il Principe e la Scheda Ballerina” che ha coinvolto anche il deputato del Pdl Nicola Cosentino, continuava a svolgere le sue faccende incurante degli orari prescritti nei permessi ottenuti per esigenze mediche.

In una circostanza, i carabinieri della stazione di San Cipriano, invece di trovarlo a casa, lo hanno rintracciato al bar con gli amici. Ieri, primo maggio, l’imprenditore è stato così arrestato dai militari agli ordini del capitano Andrea Corinaldesi che hanno eseguito un’ordinanza di custodia in carcere emesse dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della DDA, cui erano giunte numerose segnalazioni. Per gli inquirenti Iorio, titolare della la Beton Campania srl, impianto di produzione di calcestruzzo ubicato a San Tammaro, è un imprenditore da anni al servizio dei Casalesi, con i quali ha diviso gli utili e dai quali ha ricevuto appoggio per imporre la fornitura dei suoi prodotti nei cantieri edili della provincia di Caserta.

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