C’è anche Francesco Schiavone, noto “Sandokan”, 62 anni di Casal di Principe, tra i sei detenuti in regime di 41 bis arrivati nel nuovo carcere di Bancali a Sassari. Schiavone, ritenuto il boss più importante del clan dei casalesi, è arrivato la notte scorsa in gran segreto con altri cinque detenuti.

La notizia è stata data alla stampa dal deputato di Unidos, Mauro Pili, che si è recato in carcere per incontrare i capimafia. “E’ stato un blitz deciso ieri mattina e attuato ieri sino a tarda sera ­ ha detto Pili dopo la visita in carcere ­ con due voli militari secretati, uno dall’Aquila e uno da Cuneo con 25 agenti sul volo per tre detenuti. In tutto due voli e 50 uomini per 6 capimafia. Il problema è che il presidio sanitario previsto all’interno del carcere di Bancali è totalmente inesistente e quindi con problemi di gestione sia per la Asl che per il carcere, perché se uno di questi detenuti dichiara di essersi fatto male si rischia di bloccare l’intera struttura ospedaliere del carcere. Questo è il più grave atto politico del governo Renzi ­ ha concluso il parlamentare ed ex presidente della Regione ­ che dà vita a questo trasferimento per fare della Sardegna una Caienna di Stato e che avviene una settimana dopo l’approvazione delle mozioni in parlamento in cui c’era scritto che questi trasferimenti dovevano essere bloccati per discuterne con le istituzioni. La realtà è che il governo Renzi a questi impegni disattende nemmeno una settimana dopo. E’ un fatto di una gravità istituzionale senza precedenti”.

 

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