Un lunghissimo, chilometrico: “No, noi non ci stiamo”. Circa duemila persone hanno risposto all’appello del Comitato Terre dei Fuochi e Veleni, che aveva invitato i cittadini a partecipare alla manifestazione di oggi a Casal di Principe in difesa dell’ambiente. Il corteo è partito poco dopo le 17.00 dal piazzale antistante il campo sportivo e si sta snodando tra le strade principali della città.

Facce tirate, sguardi preoccupati e il pensiero snervante di un futuro che non fa presagire nulla hanno accompagnato il lungo serpentone.  Nei giorni scorsi a Casal di Principe sono stati effettuati alcuni scavi che hanno portato alla luce rifiuti interrati a pochi metri dalla falda acquifera. Da qui la mobilitazione promossa dal Comitato Terre dei Fuochi e Veleni che aveva espressamente chiesto “niente bandiere, niente sigle, niente comizi ma la volontà di richiamare in maniera netta, decisa e responsabile l’attenzione di tutte le istituzioni a quello che già si sapeva, ma che ora è diventato terribilmente palese: uno dei più gravi drammi d’Italia”. In prima fila bambini con le mascherine e striscioni più che eloquenti: “Siamo morti che camminano”.

Nel lungo serpentone abbiamo intravisto la senatrice Rosaria Capacchione del Pd e i senatori del M5S Vilma Morone e Andrea Cioffi, molti sindaci e amministratori locali, i parroci della forania di Casal di Principe, ma soprattutto tanti comitati e associazioni e una fiumana di semplici cittadini che vogliono porre un argine alla devastazione del territorio e pretendono che si proceda subito alle bonifiche. Su uno striscione c’è scritto: “Stop biocidio”. Io da cittadino di questa terra (dei fuochi) mi permetto di aggiungere rivolgendomi alle istituzioni: “Stop chiacchiere”.

Mario De Michele


Foto in esclusiva di Campania Notizie (Fotoreporter Vincenzo Viglione)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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