Francesco Schiavone, cugino dell’omonimo esponente della camorra conosciuto come “Sandokan”, ha tentato per due volte di togliersi la vita nel carcere dell’Aquila, dove è detenuto in regione di 41 bis.
A rendere nota la notizia è il Garante dei detenuti del Lazio, Angiolo Marroni. “Mi hanno salvato – scrive Schiavone in una lettera indirizzata al Garante – ma era meglio se non lo facevano, nella disumanità che si vive in questa condizione la morte è liberazione”.