Sono 45 le richieste di pena formalizzate questa mattina dal pm della Dda di Napoli, Antonello Ardituro, a carico di politici locali, imprenditori, avvocati e amministratori pubblici di Casal di Principe coinvolti nell’inchiesta denominata “Il principe e la ballerina” che ha portato a 60 misure cautelari il 6 dicembre 2011.
La richiesta nell’ambito del rito abbreviato davanti al giudice Eduardo De Gregorio del tribunale di Napoli. L’inchiesta si concentrava sulle infiltrazioni del clan dei Casalesia nella Pubblica amministrazione casertana. Tra gli indagati anche il deputato Nicola Cosentino (Pdl) che ha chiesto, pero’, di essere giudicato con rito ordinario e il processo e’ in corso a Santa Maria Capua Vetere. Le indagini partirono dal progetto costruzione di un centro commerciale nella zona di Villa di Briano, ‘Il Principe’ . Il centro, di cui fu aperto solo il cantiere, doveva servire a procurare voti al candidato sindaco Cipriano Cristiano, poi eletto nel 2007 a Casal di Principe; le indagini guardavano pero’ anche alle successive elezioni del 2010, allorche’ sarebbe stato utilizzato il sistema della ‘scheda ballerina’, portando fuori dal seggio una scheda elettorale in bianco che, dopo essere stata contrassegnata con il voto di preferenza, veniva consegnata a un altro elettore e inserita nell’urna. Per l’ex sindaco Cristiano il pm ha chiesto la condanna a 8 anni e 8 mesi, mentre per l’ex assessore ai beni confiscati del comune di Casal di Principe, Angelo Ferraro, 6 anni e 8 mesi. Per il figlio del boss Francesco Schiavone detto Sandokan, Nicola (gia’ in carcere), chiesti 6 anni e 6 mesi. Il pm ha anche chiesto la confisca di tutti i beni sequestrati nella fase delle indagini.