Nel corso dell’udienza preliminare che si sta svolgendo nell’aula bunker del tribunale veneto dinanzi al gup Andrea Battisturzi è stato richiesto il rinvio a giudizio per tutti gli imputati coinvolti nell’inchiesta sulle infiltrazioni del clan dei Casalesi ad Eraclea. Questo è quanto auspicato dal pm Roberto Terzo della Dda di Venezia. Rinvio a giudizio richiesto per 73 dei 76 imputati. Infatti il sindaco di Eraclea, Mirco Mestre, ha richiesto il giudizio abbreviato, mentre altri 2 imputati hanno chiesto il patteggiamento. In realtà sono ben 15 le richieste di rito abbreviato, ancora da esaminare. Ne potrebbero arrivare altre. Dalle indagini era emerso come con atti intimidatori il clan agiva per conquistare il controllo delle attività economiche, soprattutto nei settori dell’edilizia e della ristorazione, oltre ad imporre ai sodalizi per il narcotraffico e lo sfruttamento della prostituzione. Sarebbero state effettuate attività di usura e alle estorsioni, specializzandosi poi nel settore delle riscossioni crediti per conto di imprenditori locali. Parte dei proventi era destinata ai carcerati di alcune storiche famiglie di Casal di Principe a cui il gruppo operante in Veneto orientale era collegato.