Riceviamo e pubblichiamo: A proposito degli articoli in risposta all’esposto presentato ieri dal nostro circolo in riferimento all’oggetto, desidero controbattere alcuni concetti utili alla corretta comprensione dei fatti.
Quando il Sindaco Marcello De Rosa avrà la voglia di convocarci, visto che glielo abbiamo chiesto anche pubblicamente, per spiegarci tutte le belle cose che sta facendo e che ad oggi pochi vedono, magari noi potremmo evitare di perdere il nostro tempo a fare esposti.
Le leggi che istituiscono il Procedimento Amministrativo (che strana parola!), istituito dalla L. 241/90, aperto al contributo della gente comune e delle associazioni portatrici di interessi diffusi, sono fatte proprio per questo, per il giusto scambio di informazioni e favorire l’auspicata collaborazione tra il cittadino-utente e la Pubblica Amministrazione. Questo caro Sindaco né lei, tanto meno i suoi predecessori, lo avete mai fatto, pur essendo, badi bene un preciso obbligo di legge da cui possono scaturire conseguenze sul piano civile e penale a carico degli amministratori. Non avete capito che la gente non si fida più di nessuno, viste le pessime performance dei suoi predecessori che hanno fatto sciogliere il Comune, che lei adesso presiede, ben tre volte per infiltrazione camorristica e hanno portato al fallimento finanziario ed amministrativo (dicesi dissesto finanziario). Se consideriamo i risultati assolutamente fallimentari, sotto gli occhi di tutti, della lotta per la tutela ambientale e sanitaria, delle conseguenze per la salute dei cittadini minacciata da una discarica praticamente dentro la città che sta lì da 14 anni, direi che ha anche ragione da vendere.
Ora le ribadiamo con fermezza, quanto già detto più volte, noi di Legambiente, le assicuro, non abbiamo niente contro di lei. Quello che facciamo, non è come dice lei per fare politica di disturbo, è semplicemente tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente. Perciò se riuscirà a liberare Casapesenna dai mostri delle discariche della vergogna le saremo eternamente grati. Oltretutto, visto anche che lei ha rivendicato, giustamente, pari dignità rispetto a Renato Natale, sindaco di Casal di Principe, le dico anche una delle prime azioni che Natale ha fatto è stata quella di chiamare a raccolta tutte le associazioni del territorio. Lei invece chi ha chiamato a raccolta? Stiamo ancora aspettando di essere convocati, da soli o insieme a tutte le altre associazioni, perché avremmo molto da dirle e proporle in un ottica di collaborazione, vigile, critica ma sicuramente leale e costruttiva.
Infine vorrei che fosse chiaro un concetto. Se il Sindaco De Rosa pensa di zittirci, citando l’incontro con il V.Ministro Bubbico, al quale noi non eravamo presenti, per dire che ai tempi della camorra imperante noi non facevamo niente, anche qui si sbaglia, perché il sottoscritto già nel 1996-1997 organizzava la raccolta firme e la protesta per far sparire dalla stazione di Albanova le carcasse dei treni pieni di Amianto – credo di averne copia nel mio archivio, se vuole gliene farò dono -. Dopo che, grazie a quella protesta, le FF.SS. cedettero l’area al Comune di Casapesenna con i relativi fondi per la bonifica, quell’area divenne, durante l’Amministrazione Zagaria, il Parco della Legalità! Se questo non le è sufficiente le potrei ricordare i tempi del Circolo Agorà – credo si trattasse del 2003-2004 – quando su mia proposta istituimmo una Sezione Ambiente all’interno del Circolo stesso, e la nostra prima azione fu la denuncia agli organi di stampa della discarica della Variante che già allora era in cima alle nostre preoccupazioni.
Infine le ricordo che Legambiente è presente a Casapesenna dalla fine del 2009, inizi 2010, quando la camorra nostrana era ai massimi storici, ebbene nel febbraio 2011, quindi ben prima della cattura del boss Zagaria, noi presentammo un articolatissimo dossier con foto e schede tecniche sulle discariche di Via S. Aniello e la Variante.
Perciò caro Sindaco, anche per stemperare le inutili polemiche, le rinnovo la richiesta per un confronto pubblico franco e costruttivo, su questi temi che stanno molto a cuore alla salute dei cittadini di Casapesenna, in modo da non ripetere il tragico errore, come quello del suo predecessore, di chiudersi nella sua “torre d’avorio”, circondato da inutili corifei che non hanno a cuore le sorti del nostro paese, ma unicamente quelle delle loro tasche e delle loro altrettanto inutili carriere.
Nicola Diana
Presidente Legambeinte Casapesenna