Il NAS di Caserta ha individuato un’azienda lattiero casearia della provincia in precarie condizioni igienico sanitarie e strutturali (assenza di locali adibiti sia a deposito di prodotti finiti che di materiale da imballaggio sia di celle frigo per lo stoccaggio momentaneo del formaggio, presenza di muffa e condensa diffuse sulla soffittatura). Nel corso dell’ispezione, i carabinieri del Nucleo hanno accertato sia che l’attività di vendita e produzione venivano svolte nei medesimi locali sia l’utilizzo di latte di ignota provenienza.

L’Azienda sanitaria provinciale, intervenuta sul posto su richiesta del NAS, ha disposto il sequestro di oltre una tonnellata di latte di bufala e la sospensione dell’attività.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui