Vigili del fuoco della Provincia di Caserta di nuovo in stato di agitazione. Pomo della discordia con il comandante Falbo, questa volta, la disposizione di servizio con cui viene autorizzata l’accensione degli impianti di riscaldamento delle caserme per un massimo di cinque ore (3 la mattina e due la sera). I sindacati Fp-Cgil, Fns-Cisl, P.A. Uil, Confsal e Conapo hanno interpellato della questione anche il prefetto Pagano, dalla quale però attendono anche una risposta alla richiesta d’incontro formulata in seguito alla manifestazione davanti il Palazzo del Governo a Caserta. Una manifestazione convocata per portare fuori dal comando provinciale il malcontento che serpeggia tra il personale, sempre più stressato dalle continue carenze in cui sono è costretti ad operare. Il problema dei riscaldamenti, quindi, è soltanto una goccia in un mare di disagi con cui i pompieri casertani devono fare i conti ogni giorno. I sindacati rilevano che Caserta è inserita nella zona climatica C, ciò significa che gli impianti di riscaldamento potrebbero essere accesi per 10 ore al giorno. “Purtroppo – si legge nella missiva- ancora una volta dobbiamo evidenziare la maggiore attenzione del Dirigente locale al risparmio gestionale e la poca attenzione alle esigenze del personale che lavora nel comando. Le misere 3 ore al mattino non sono assolutamente sufficienti a rendere confortevole la zona uffici, dove il personale amministrativo è costretto a lavorare indossando i propri giacconi. Inoltre le 2 ore di serali di accensione previste, non sono sufficienti a riscaldare gli ambienti del personale operativo che nelle ore notturne al rientro dagli interventi non trova un luogo confortevole dove riscaldarsi”.
Angelo Golia