Si fa sempre più acuto l’effetto che il dissesto finanziario del Comune di Caserta, proclamato lo scorso ottobre dal sindaco Pio Del Gaudio, sta producendo sul capoluogo di Terra di lavoro. Con l’esplosione della protesta dei lavoratori di Caserta Ambiente, azienda responsabile della raccolta rifiuti,

in agitazione per il mancato pagamento delle mensilità di novembre e dicembre, e della tredicesima, si riaccendono i riflettori su un settore già di per se fortemente in crisi come quello dei rifiuti, investito anch’esso in pieno dal crack di Palazzo Castropignano. «La situazione è diventata insostenibile – dichiarano i lavoratori incontrati lungo il blocco formato con i propri camion e le proprie navette all’incrocio tra via Roma e via Cesare Battisti – abbiamo lavorato gratuitamente garantendo la pulizia delle strade durante tutto il periodo delle festività natalizie, illusi dalle false promesse con cui le istituzioni locali ci garantivano che nel giro di qualche giorno avremmo ricevuto le nostre spettanze».

Giorni che sono diventati settimane e poi mesi, e che hanno portato i lavoratori all’esasperazione tanto da decidere di gridare in piazza le proprie ragioni partendo proprio dal palazzo municipale di fronte al quale, all’ombra degli alberi dell’antistante piazza Vanvitelli, a due passi dal vicino Palazzo del Governo che ospita la questura e la prefettura, è stato allestito un vero e proprio presidio che come ci spiega uno dei manifestanti: «va avanti già da ieri mattina, e che proseguirà fino a quando non vedremo i nostri soldi». «Non è possibile che a rimetterci debbano essere sempre i lavoratori – proseguono sdegnati i manifestanti – abbiamo già visto sparire nel nulla il Tfr che ci spettava dalle società Sace e Saba responsabili del servizio di raccolta negli anni passati e che sono ormai prossime allo scioglimento, molti di noi hanno dovuto raschiare il fondo dei risparmi messi da parte negli ultimi travagliati anni di lavoro».

Dura la protesta dei dipendenti di Caserta Ambiente, decisi ad andare avanti anche dopo le rassicurazioni tentate dal questore di Caserta, Guido Longo, che dopo aver ammonito i manifestanti di aver commesso un reato nell’operare i blocchi stradali senza nessun preavviso mandando letteralmente in tilt il traffico cittadino, ha raccolto le istanze dei manifestanti promettendo di farsi portavoce presso il comune della richiesta di aprire un tavolo di discussione dal quale tirare fuori garanzie concrete sul futuro dei pagamenti.

Intanto col Comune che vanta un debito di circa sette milioni di euro solo nei confronti dell’azienda responsabile della raccolta rifiuti, un dissesto che grava pesantemente sulle casse e sulle prospettive di risanamento di Palazzo Castropignano, una crisi economica che sembra non avere freni accompagnata da un continuo incremento dei prezzi al consumo, c’è veramente poco da stare allegri.

Vincenzo Viglione

 

Ecco il Coolvideo sui cumuli di immondizia nel centro di Caserta

per la protesta dei lavoratori di Casertambiente

http://www.campanianotizie.com/video-o/video/204.html

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