È stato il seggiolino a salvare la vita della bimba di 3 anni ferita a una mano da un colpo di pistola ieri nel Casertano. Secondo le verifiche balistiche dei Carabinieri che indagano su quanto accaduto, uno dei colpi di pistola esplosi, secondo gli investigatori, da Biagio Capasso, 32enne fermato dai militari in esecuzione di un decreto del pm, ha colpito la mano della bambina dopo aver perforato il portellone posteriore dell’auto, il sedile posteriore e il seggiolino. Il caso ha voluto che i genitori avessero sistemato il seggiolino in posizione perpendicolare al senso di marcia, per far stare più comoda la bimba che durante i fatti dormiva, invece di sistemarlo nella posizione normale, cioè con lo schienale appoggiato al sedile posteriore. Questo ha fatto sì che il proiettile, che ha perforato in due punti il seggiolino, si sia conficcato nella mano sinistra della vittima, invece di colpire gli organi vitali. Solo per puro caso quindi, scrive il procuratore aggiunto di Santa Maria Capua Vetere Antonio D’Amato, «la condotta criminale non ha avuto un tragico esito». Una lite che ha visto coinvolte alcune persone, prima dell’inseguimento in auto e dell’esplosione di colpi di arma da fuoco, uno dei quali ha ferito alla mano la bimba di 3 anni che viaggiava con i genitori in auto. Questa la ricostruzione di quanto avvenuto nella notte tra il 7 e l’8 agosto da parte dei Carabinieri che hanno eseguito un decreto di fermo nei confronti di Biagio Capasso, 32enne gravemente indiziato dei reati di tentato omicidio e porto illegale di arma da fuoco. I militari hanno ricostruito quanto avvenuto attraverso elementi raccolti sul posto e immagini di videosorveglianza. Le indagini dei Carabinieri, coordinate dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, proseguono al fine di individuare e rintracciare eventuali complici ed eventualmente per collocare l’episodio in un più ampio contesto criminale.

 

 

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