Si è tenuta questa mattina a Castel Volturno (Caserta) la cerimonia di commemorazione per il nono anniversario della morte di Domenico Noviello, l’imprenditore ucciso dal gruppo di fuoco dei Casalesi guidato da Giuseppe Setola perché aveva denunciato e fatto condannare gli estorsori del clan. “Da parte della magistratura la memoria di Domenico Noviello è molto viva”, afferma il Procuratore Aggiunto della Dda di Napoli Giuseppe Borrelli, presente alla cerimonia. “Questa memoria – prosegue il magistrato antimafia – è talmente viva che faremo in modo che nessun cittadino resti mai solo in questo territorio”. Il messaggio, chiaro, è diretto a tutti coloro, imprenditori in particolare, che volessero denunciare le eventuali richieste di pizzo, che ancora ci sono nonostante proprio l’Antimafia partenopea negli ultimi anni abbia smantellato l’ala militare del clan dei Casalesi. Dopo la morte dell’imprenditore le indagini hanno fatto un ulteriore salto di qualità, concentrandosi sulla cosiddetta area grigia, quella dove si muovono, in contiguità con gli interessi camorristici, politici, amministratori, professionisti; sono state decine i sindaci, consiglieri, assessori e funzionari degli enti locale arrestati per reati di mafia.

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