E’ il parco in cui quasi tutto è abusivo e precario, dalle palazzine alle utenze, anche per questo scelto come set per alcune scene del film “Gomorra” di Matteo Garrone. Ma da qualche giorno qualcosa è cambiato al Parco Saraceno di Castel Volturno; gli inquilini, circa 200 tra italiani e stranieri con numerosi bimbi e disabili, occupanti illegali degli appartamenti costruiti decenni fa dagli imprenditori edili Coppola (ancora proprietari degli appartamenti insieme ad altri privati) e abbandonati negli anni ’80 dai soldati americani della Nato, hanno istituito con un’assemblea tenuta tra i palazzi il “Comitato Parco Saraceno”.
Lo scopo è tutelare la propria precaria situazione ma anche dare un messaggio di legalità e sicurezza al Comune che nel febbraio scorso inviò i tecnici dell’Enel, scortati dalle forze dell’ordine, a staccare gli allacci abusivi e installare finalmente i contatori. E’ stata la stessa amministrazione guidata da Dimitri Russo a pagare le bollette ma ora gli inquilini si dicono disposti a contribuire. Un sacrificio non indifferente, considerata spiegano la situazione di estremo disagio economico in cui versa l’intera popolazione dei residenti del Parco Saraceno. La costituzione del comitato è stata resa possibile anche grazie all’azione delle forze dell’ordine, che nell’ottobre 2012 arrestarono due inquilini del Parco, tra cui una donna, con l’accusa di aver chiesto e ottenuto dagli altri inquilini il pizzo sull’occupazione delle case (dai 300 ai 500 euro mensili); si trattava di persone che per la DDA di Napoli erano legate alla famiglia camorristica Venosa, in particolare a Giovanni Venosa, che fu attore nel film Gomorra.