Arrivano i primi provvedimenti in merito ai dieci decreti di fermo emessi dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere in riferimento all’operazione antidroga avviata lo scorso mese di novembre, a seguito di un controllo di polizia nei confronti di un tossicomane, e conclusasi proprio in questi giorni. L’indagine si è avvalsa di un’intensa attività di intercettazioni telefoniche, oltre che di servizi di osservazione, pedinamento e controllo ed ha consentito di accertare che lo stupefacente , lavorato e tagliato a Castel Volturno, nelle abitazioni di alcuni nigeriani, veniva poi ceduto ad italiani, provenienti soprattutto dalle province di Latina e Frosinone, che, successivamente, le smerciavano nelle rispettive zone di provenienza. Il giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Nola, dott. G. Sepe, nel corso dell’udienza di convalida, non ha convalidato i fermi per i due indagati Americo e Somma, il primo difeso dall’avv. Pierluigi Grassi del foro di S. Maria C.V., ai quali venivano contestati i reati di acquisto, detenzione e cessione di sostanza stupefacente. In particolare, Il gip ha ritenuto il pericolo di fuga contestato agli indagati presunto e non ancorato a dati della realtà, anche laddove gli stessi avessero potuto ipotizzare l’esistenza di indagini da parte della procura nei loro confronti. Il Gip, inoltre, pur confermando la sussistenza dei gravi indizi a carico dei predetti, ha escluso la sussistenza dell’aggravante del cd. ingente quantitativo dal momento che, sulla scorta delle intercettazioni, appare oltremodo difficile stabilire non solo il dato ponderale, ma altresì che lo stesso avesse potuto soddisfare le esigenze di un numero elevato di consumatori. Con queste motivazioni ha provveduto a scarcerare gli indagati, detenuti presso il carcere di Poggioreale e di Pozzuoli.