L’aula consiliare del comune di Cesa gremita per un motivo importantissimo: contrastare gli sversamenti illeciti e i roghi tossici. Con questi scopi nasce il comitato, privo di colore politico, “Il quartiere come bene comune” da un’iniziativa della cittadina Ilia Marino. Venerdì sera si sono adunate un centinaio di persone per discutere dei problemi principali che interessano Cesa e i comuni limitrofi e cercare di stabilire insieme strategie d’intervento. In attesa di misure più incisive da parte delle istituzioni i cittadini si sono uniti per manifestare la loro volontà di essere parte attiva di un cambiamento. Hanno dichiarato la volontà di riunirsi ancora, nonché di organizzare manifestazioni di protesta nei prossimi tempi. Cosa ancor più di rilievo è che la finalità dell’associazione sarà aiutare in maniera concreta, per quanto consente la legge e per quanto possibile, le forze che attualmente si occupano di monitorare tali situazioni non riuscendo però ad eliminarle definitivamente. Depositi illeciti di rifiuti si sono ripetuti ciclicamente soprattutto nelle aree periferiche cesane come zona Arena e via F.lli Cervi, quest’ultima interessata anche da episodi di incendio doloso. I fumi tossici arrivano anche dalle zone circostanti. Ci sono problemi poi riguardanti anche la raccolta ordinaria, i cui costi sono aumentati.
Il comitato accoglierà anche gli abitanti dei comuni vicini per lavorare in sinergia. Hanno inoltre incontrato il sindaco Vincenzo Guida che ha ascoltato e risposto alle istanze dei presenti. In tutto il territorio aumentano le iniziative e l’operosità delle comunità stanche dell’aria malsana irrespirabile e dei cumuli di rifiuti, ma è dovere degli organi ufficiali preposti fermare la degenerazione del degrado ambientale.
Valentina Piermalese