MATESE – Rinviata ad altra seduta pubblica la vertenza tra l’Enel-servizio elettrico Spa ed il consorzio idrico di Terra di lavoro. Al termine dell’udienza di oggi davanti al Tar la causa è slittata a dicembre.

 

Nella annosa  vicenda giudiziaria , avviata nel 2010, è stato anche nominato un commissario ad acta. Molti  i Comuni coinvolti, tra cui anche Chiazzo, Liberi, Gallo Matese, Formicola, Alife, Castel di Sasso, Baia Latina, Piana di Monte Verna, Valle Agricola, Alvignano e Castel Campagnano ed altri ancora non ci stanno ed hanno avviato contromosse legali per respingere le richieste “sostitutive”. Nel 2011 con una sentenza a favore dell’Enel- servizio elettrico spa nei confronti del Consorzio Idrico di Terra di Lavoro(CITL) i giudici amministrativi, hanno dichiarato l’obbligo del consorzio di eseguire una sentenza della corte d’appello di Napoli e di una serie di decreti ingiuntivi sempre a favore dell’Enel nominando commissario ad acta il presidente della sezione regionale di controllo atti della Corte dei Conti per l’esecuzione concreta del debito non soddisfatto nonostante diffide e messe in mora. I comuni rientranti nell’ambito del CITL subentrano in quanto, non avendo il consorzio provveduto e quindi inadempiente, il nominato commissario sulla base dialcuni articoli dello statuto dell’idrico provinciale adottò la linea di dividere tra i comuni il peso del debito, pro quota di appartenenza al consorzio, spingendosi oltre, in quanto autorizzato si avvaleva della possibilità di entrare nelle voci di bilancio dei comuni e quindi di avere le risorse vantate dall’Enel dalle casse delle amministrazioni comunali con evidenti difficoltà e stress per i comuni già alle prese con i tagli. Da qui una serie di ricorsi al Tar e di opposizione agli atti del commissario ad acta. Il Tar con un’ordinanza interlocutoriadisponeva che i comuni dovevano fare ricorsi autonomi con tanto di numero separato nell’ambito del ricorso principale (questo perché i comuni interessati e rientranti nell’ente idrico sono terzi rispetto al titolo giudiziale attivato dall’Enel e quindi non è sufficiente il semplice reclamo in base al codice di procedura amministrativa). Altri provvedimenti (marzo 2012) del Tar sono stati anch’essi di natura interlocutoria per risolvere altre questioni pur di rilievo come la sospensione dell’atto “nella parte in cui prevedeva il compimento da parte del commissario degli atti necessari all’adempimento in sostituzione degli organi comunali comprese le modifiche ai bilanci dei comuni” . Arrivederci a dicembre dunque.

Michele Martuscelli

 

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