PIGNATARO MAGGIORE – Otto denunce per aver cercato di impedire il comizio di Gianpiero Zinzi nella sede del’Udc di Pignataro Maggiore durante l’ultima campagna elettorale per le elezioni politiche. Gli avvisi di chiusura indagini sono stati notificati nella giornata di ieri dai vigili urbani ai militanti del Csoa Tempo Rosso di Pignataro Maggiore su mandato della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.
Gli otto sono accusati di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale per i fatti del 14 febbraio scorso, quando nella sede dell’Udc avrebbe dovuto svolgersi il comizio di Gianpiero Zinzi, allora candidato alla Camera dei Deputati. In quell’occasione gli attivisti hanno contestato con forza la famiglia Zinzi per il progetto del gassificatore di Capua. Un impianto considerato nocivo per tutto l’agro caleno e contro cui, in questi mesi, si è formato un vasto movimento di opposizione popolare.
In risposta alle denunce il Tempo Rosso ha diramato la seguente nota stampa: “Nei giorni scorsi abbiamo ricevuto alcuni avvisi di garanzia aventi ad oggetto le contestazioni a Giampiero Zinzi, figlio del presidente della Provincia di Caserta Domenico, avvenute durante l’ultima campagna elettorale. Come centro sociale avevamo annunciato che non avremmo permesso agli sponsor del gassificatore, che la famiglia Zinzi voleva imporre alla città di Capua e alla provincia di Caserta, di riproporre le solite nauseabonde campagne elettorali fatte di vuote promesse e clamorose prese in giro per i cittadini. I Zinzi, esponenti dell’UDC, partitucolo ormai inesistente a livello nazionale, in provincia di Caserta rappresentano uno di quei blocchi di potere clientelare, contiguo all’affarismo più spietato e delinquenziale, che siamo decisi a contrastare in ogni luogo e senza paura alcuna. Questa è la nostra terra e non permetteremo più a nessuno di continuare ad umiliarla! Gli avvisi che ci sono stati notificati rispondono, come sempre, ad una logica intimidatoria tipica della Questura di Caserta, secondo cui chi scende in piazza è automaticamente un criminale. Così, nel calderone del copia e incolla degli esperti della scientifica, è finito anche un giornalista presente esclusivamente per fare il proprio mestiere (a chi da fastidio la libera informazione a Caserta?) e persino una persona non presente all’iniziativa. In particolare, le denunce agli assenti sono una pratica ricorrente che la dice lunga sulla professionalità e la serietà di poliziotti che operano in uno dei territori a più alta presenza criminale al mondo. Chissà se quando non devono difendere i politici corrotti hanno il tempo per preoccuparsi della camorra. Bene, se lo scopo era quello di intimidirci sono ben lontani dall’esserci riusciti. Quanto ai politicanti di ogni ordine e grado, agli speculatori, ai capitalisti con la pistola in tasca e agli uomini in divisa che gli offrono protezione a nostre spese vogliamo solo dare un consiglio: come i romani usavano indicare sulle mappe le zone che non potevano essere conquistate, così, d’ora in avanti, mettete un segno sull’Agro Caleno: Hic sunt Leones! Qui stanno i leoni, qui vivono i ribelli!“.