BELLONA – Continuano a bruciare le centinaia di balle di rifiuti per un peso complessivo di quasi 4mila tonnellate sistemate su un’area di oltre 4mila metri quadrati nel piazzale esterno dell’impianto di stoccaggio dell’Ilside srl a Bellona (Caserta).
L’incendio è divampato due notti fa e ha provocato una colonna di fumo nero e denso le cui ceneri sono poi ricadute a causa della pioggia sul terreno circostante. Il sindaco di Bellona Giancarlo Della Cioppa ha così accolto le sollecitazioni provenienti dall’Unità Operativa di Prevenzione Collettiva dell’Asl, dai tecnici dell’Arpac e dei Vigili del Fuoco emanando due provvedimenti d’emergenza in cui ha ordinato ai residenti nell’area adiacente al sito ad abbandonare le proprie abitazioni (ordinanza numero 13): si tratta di circa ottanta persone. L’ordinanZa numero 12 contiene invece alcune misure precauzionali: in particolare si consiglia ai cittadini di “tenere chiuse porte e finestre delle abitazioni, evitando per quanto possibile attività esterne; di sottoporre a lavaggio accurato, prima del consumo, tutti i prodotti ortofrutticoli quali ortaggi, verdure (con particolare attenzione alle verdure a foglia larga), frutti dotati di buccia che dovranno essere lavati e sbucciati; allo stesso modo gli ortaggi formati da strati o foglie sovrapposte (cavoli, insalata, finocchi.etc.) dovranno essere puliti delle parti esterne e lavati”; infine di “sospendere le attività di lavorazione meccanica dei terreni, raccolta, aratura e pascolo, alimentando gli animali con foraggi secchi”. “Questa sera alle 19 – afferma il primo cittadino di Bellona – al comune si riunirà l’unità di crisi cui interverranno gli esperti di Arpac, Asl, Vigili del Fuoco, il funzionario del settore ecologia della Provincia di Caserta e gli ufficiali delle forze dell’ordine. Faremo il punto della situazione; l’antica sorgente acqua di Triflisco (frazione di Bellona) non dovrebbe essere in pericolo visto che la fonte sorge sotto la collina ma potremo capire meglio la situazione dopo lo spegnimento del rogo e i rilievi dell’Arpac”. C’é comunque ottimismo al comando provinciale dei vigili del fuoco di Caserta circa lo spegnimento dell’incendio che ormai durata da oltre 36 ore. Le balle formavano cumuli alti quasi cinque metri. Attualmente i vigili, impegnati sul posto con tre squadre e due autobotti, stanno provando ad estingere le fiamme “per soffocamento”, gettando del terriccio sopra i cumuli bruciati; una modalità di spegnimento che serve anche a ridurre l’altezza della colonna di fumo che sta dando dei problemi ai residenti dell’area. Dai primi accertamenti, sembra che le balle, pronte ad essere trasferite allo Stir di Santa Maria Capua Vetere, non fossero composte solo di rifiuti secchi, ovvero plastica di provienenza urbana e materiale cartaceo, ma anche della frazione umida che provoca processi di autocombustione. Circostanze su cui i carabinieri della compagnia di Capua e del Noe di Caserta dovranno fare chiarezza. Così come dovranno accertare se le balle sistemate nel piazzale fossero in numero eccessivo, e se siano o meno stati rispettati i limiti quantitativi annuali di rifiuti che le aziende possono trattare. I Noe di Caserta alcuni mesi fa avevano comunque fatto visita all’impianto dell’Ilside senza riscontrare irregolarità. Anche l’ipotesi di incendio doloso resta da verificare.