Dieci minuti per un faccia a faccia tra Nicola Cosentino, da venerdi’ detenuto nel carcere partenopeo di Secondigliano, e il gip Egle Pilla, che ha emesso l’ordinanza di arresto nei suoi confronti nell’ambito dell’inchiesta “Il principe e la ballerina”.

Una formalita’, perche’ come spiega Agostino De Caro, difensore dell’ex sottosegretario insieme a Stefano Montone, presente all’interrogatorio con il pm Antonello Ardituro, esso e’ dovuto a una “bizzarria giuridica” per una anomalia della norma. Lo stesso gip ha invitato i difensori a presentare una istanza per ammettere Cosentino ai colloqui con i familiari al collegio tribunale di Santa Maria Capua Vetere presieduto da Orazio Rossi, davanti al quale si e’ gia’ al dibattimento. Il gip infatti ora non era nelle condizioni di decidere ne’ su questo aspetto, ne’ su quello di una eventuale scarcerazione, questione di cui si dovra’ invece occupare il tribunale del Riesame giovedi’ prossimo. Cosentino si e’ rifatto alle dichiarazioni spontanee davanti al gup Eduardo De Gregorio rese in udienza preliminare e alla memoria depositata nel 2011 dopo la firma del provvedimento.

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