SAN FELICE A CANCELLO – Nella mattinata di oggi, in località San Felice a Cancello, i poliziotti della Squadra Investigativa del Commissariato P.S. di Maddaloni Diretto dalla Dr.ssa Renata Catalano e coordinati dal Sost. Commissario Esposito Vito hanno tratto in arresto pregiudicato Santo Maltese, dando esecuzione all’Ordine di Carcerazione emesso nei suoi confronti dalla Procura Generale della Repubblica c/o la Corte di Appello di Napoli.
Il giovane ora si trova in carcere dove dovrà scontare la pena di 5 anni e 6 mese di reclusione per “Traffico di sostanze stupefacenti in concorso con altre persone”.
Si ricorda che nel Febbraio 2009 venivano tratte in arresto sei persone per associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacenti, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare richiesta dalla Dda di Napoli nei confronti di un gruppo criminale operante nella provincia di Caserta, in particolare nel territorio dei Comuni di San Felice a Cancello e Santa Maria a Vico.
Nella circostanza venivano tratti in arresto Luigi Maltese, 30 anni, e la sua convivente Maddalena De Lucia, 27, entrambi residenti a Santa Maria A Vico nonché Raffaele Uccello, 45 anni, di San Felice a Cancello.
Venivano invece, sottoposti alla misura della custodia cautelare agli arresti domiciliari Andrea Della Rocca, 20 anni, residente a Santa Maria a Vico, Umberto Della Rocca, 21, residente a Pietrelcina, e Santo Maltese, 33, residente a Santa Maria a Vico. Infine V.C., 30 anni e residente a San Felice a Cancello, veniva sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione quotidiana alla Polizia Giudiziaria.
L’indagine, veniva intrapresa nel 2007 a seguito di un insolito e sospettoso andirivieni di auto e moto notato in via Angeloni a Santa Maria a Vico. Gli investigatori adottavano nella circostanza servizi di osservazione e pedinamento che consentivano di appurare che molti giovani si recavano ad acquistare la droga presso l’abitazione dove viveva una giovane coppia.
Il giro d’affari appariva subito molto ingente, stante il fatto che gli acquirenti degli stupefacenti arrivavano non solo dalla Provincia di Caserta, ma anche dalle province limitrofe di Napoli e Benevento.
Le indagini condotte all’epoca dai militari della Compagnia Carabinieri di Maddaloni si protraevano per diversi mesi con intercettazioni telefoniche ed ambientali, riprese video, servizi di appostamento, pedinamenti, perquisizioni e oltre 30 episodi di sequestro di sostanze stupefacenti, attività nel corso delle quali veniva rinvenuto anche un libro contabile del commercio della droga, dal quale emergeva un giro d’affari da migliaia di euro al mese. I clienti si recavano presso l’abitazione del Maltese ad acquistare le dosi sin dalle prime ore del mattino, e l’afflusso continuava spesso fino a tarda sera, a volte addirittura con il disappunto dello stesso Maltese, stanco dopo una giornata di attività così intensa. Gli acquirenti parcheggiavano l’auto o il motociclo ai bordi della strada d’accesso all’abitazione ed entravano nel cortile dove in pochi attimi si perfezionava lo scambio denaro-droga. Lo stupefacente veniva conservato all’esterno dell’abitazione, già diviso in pacchetti o dosi preconfezionate, lungo un muretto e in un terreno adiacente, tra via Angeloni e via San Marco, così da evitare il rischio di essere colti in flagranza in caso di interventi delle forze dell’ordine.
La stessa condotta risultava alquanto ostica, poiché i criminali erano ben organizzati con una rete di vedette che controllavano la zona nei dintorni della “centrale dello spaccio”, e davano prontamente l’allarme ogni volta che notavano pattuglie delle forze dell’ordine nei paraggi. L’abitazione di via Angeloni risultava essere il teatro principale dell’attività di spaccio al dettaglio a beneficio di una nutrita e fedele clientela di giovani; ma l’organizzazione del gruppo prevedeva un’articolazione e divisione di compiti completa: c’era chi provvedeva alla quotidiana ricezione e smistamento dei clienti, alla preparazione delle dosi, alla vendita della sostanza, al controllo delle scorte a disposizione, al conteggio dei proventi dello spaccio, alla vigilanza delle strade limitrofe per avvisare della presenza delle Forze dell’Ordine, ai contatti con i fornitori.
La cattura odierna del Maltese Santo, conosciuto in zona con il soprannome di “O’ SANTONE” è stata preceduta da una serie di attività di osservazione e appostamenti effettuati dal Sost. Commissario Esposito Vito e dai suoi uomini, presso l’abitazione della di lui madre; luogo da dove, pur risultandovi residente, si era assentato.
Ciò nonostante, i poliziotti hanno continuato a monitorare detta abitazione ed una volta appurato che all’interno vi era il Maltese vi sono entrati, sorprendendo lo stesso mentre dormiva. Per lui un amaro risveglio quando gli si sono parati davanti gli agenti in borghese che lo hanno arrestato.